Economia
Saipem, ricavi a 2,2 miliardi nel primo trimestre. I conti
Saipem, Cao: economico-finanziaria forte, asset solidi, pronti ad affrontare sfide
Nel primo trimestre 2020 SAIPEM ha registrato ricavi pari a 2.172 milioni di euro in linea rispetto al 2019 (+0,7%) con un incremento dei volumi nella divisione Engineering & Construction Onshore compensato dalla riduzione registrata nella divisione Engineering & Construction Offshore. Lo comunica il gruppo evidenziando un Ebitda adjusted all'11%, pari a 240 milioni di euro, (274 milioni di euro nel 2019). Una riduzione - si spiega - "riconducibile ad una perdita di efficienza operativa nelle divisioni Engineering & Construction Offshore e Drilling Onshore".
Covid-19
L’intensificarsi della crisi economica e finanziaria determinata dell’emergenza Covid-19 ha causato una generalizzata situazione di incertezza e un conseguente drastico e diffuso calo della domanda di servizi che, unita alla volatilità dei prezzi delle commodities, in particolare del petrolio, stanno determinando una sensibile revisione dei piani di investimento futuri anche da parte dei nostri clienti.
Nonostante tale deteriorato contesto di mercato i risultati operativi del trimestre sono robusti grazie al rafforzamento finanziario e patrimoniale realizzato negli ultimi anni, al riposizionamento del business verso la transizione energetica, alla dimensione e diversificazione del portafoglio ordini, alla adeguatezza degli asset che assicurano una solida base per affrontare le complessità attese nel 2020 e all’avvio di un adeguato programma di contenimento dei costi.
Le misure di gestione e contenimento dello sviluppo pandemico tempestivamente adottate nel massimo rispetto della salute e sicurezza dei dipendenti, che rimangono l’assoluta priorità per la società, hanno consentito di proseguire la gestione dei progetti in corso.
L’amministratore delegato, Stefano Cao, ha spiegato: “La strategia di radicale trasformazione aziendale attuata con successo negli scorsi anni ha consentito a Saipem di raggiungere una struttura economico-finanziaria forte, asset solidi e nessuna significativa esposizione debitoria in scadenza nel breve termine. Abbiamo raggiunto una posizione privilegiata in termini competitivi avendo deciso, da tempo, di accompagnare la transizione energetica con competenze e dotazioni tecnologiche innovative. La resilienza, la flessibilità e adattabilità dimostrate nel tempo permettono la gestione dell’operatività dei nostri cantieri e dei nostri mezzi nel massimo rispetto della salute e della sicurezza delle persone e consentono di affrontare con determinazione il deteriorato contesto economico generale, che ha motivato il ritiro della guidance per il 2020”.
Risultati del primo trimestre 2020
Ricavi: 2.172 milioni di euro (2.156 milioni di euro nel primo trimestre del 2019)
EBITDA: 240 milioni di euro (266 milioni di euro nel primo trimestre del 2019)
EBITDA adjusted: 240 milioni di euro (274 milioni di euro nel primo trimestre del 2019)
Risultato operativo (EBIT): perdita di 177 milioni di euro (utile di 118 milioni di euro nel primo trimestre del 2019)
Risultato operativo (EBIT) adjusted: 83 milioni di euro (126 milioni di euro nel primo trimestre del 2019)
Risultato netto: perdita di 269 milioni di euro (utile di 21 milioni di euro nel primo trimestre del 2019)
Risultato netto adjusted: perdita di 9 milioni di euro (utile di 29 milioni di euro nel primo trimestre del 2019)
Special Items risultati primo trimestre 2020: svalutazioni di asset per 260 milioni di euro (8 milioni di euro nel primo trimestre del 2019 per oneri da riorganizzazione)
Investimenti tecnici: 59 milioni di euro (74 milioni di euro nel primo trimestre del 2019)
Indebitamento finanziario netto comprensivo di lease liability IFRS16: 1.222 milioni di euro (1.082 milioni di euro al 31 dicembre 2019)
Indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 al 31 marzo 2020: 632 milioni di euro (472 milioni di euro al 31 dicembre 2019)
Acquisizione nuovi ordini: 917 milioni di euro (2.517 milioni di euro nel primo trimestre del 2019)
Portafoglio ordini residuo: 19.898 milioni di euro (21.153 milioni di euro al 31 dicembre 2019) che aumenta a 23.390 milioni di euro includendo il portafoglio ordini delle società non consolidate (24.778 milioni di euro al 31 dicembre 2019)
Previsioni per l’esercizio 2020
Le condizioni di incertezza e la volatilità hanno determinato la decisione di ritirare la guidance per il 2020, come comunicato il 15 aprile scorso. Il quadro tuttora molto instabile non consente di formulare una nuova guidance. Il Consiglio di Amministrazione continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione e provvederà ad aggiornare tempestivamente gli investitori quando il contesto di mercato dovesse stabilizzarsi.