Economia
Sanzioni Russia, beffa per il made in Italy: il formaggio taroccato Prego all'Expo
Le sanzioni alla Russia e la chiusura delle frontiere per ritorsione da parte di Mosca all'importazione di prodotti provenienti dall'Unione europea colpisce fortemente l'alimentare made in Italy non soltanto con il blocco dei flussi commerciali in entrata alla frontiera russa, ma anche con lo sviluppo in loco dei prodotti contraffatti dall'italian sound. Merce molto richiesta in terra moscovita, business su cui i produttori locali si sono così gettati a capofitto.
La Coldiretti denuncia infatti che, in controtendenza all'andamento generale, le esportazioni di prodotti Made in Italy in Russia crollano del 30,6%. Ed evidenzia ancora che, in più, al danno si aggiunge anche la beffa: la Russa infatti sviluppa la produzione nazionale di "tarocchi" e li porta addirittura ad Expo dove nel Padiglione del Paese di Putin è in mostra formaggio con il marchio Prego.
L'embargo sancito il 6 agosto scorso verso la Russia è particolarmente pesante per una serie di prodotti agroalimentari che include frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, pesce prodotti dai Paesi dell'Ue, e da Usa Australia, Canada e Norvegia. Nell'agroalimentare ai danni diretti stimati in 20 milioni di euro all'anno di mancate esportazioni si sommano, appunto, anche i danni indiretti dovuti alla perdita di immagine e di mercato provocata dalla diffusione in Russia di prodotti di imitazione ispirati al Made in Italy.
Lo stop alle importazioni dall'Italia ha provocato in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dai salumi ai formaggi con la produzioni casearia russa di formaggio che nei primi quattro mesi del 2015 ha registrato infatti un sorprendente aumento del 30 per cento e riguarda anche imitazioni di mozzarella, robiola o Parmesan. Al Padiglione Russo all'Expo nella sala dedicata al Tatarstan ci s ono formaggi con il marchio Prego "Italian Style" e la scritta "Original Italian Recipe".