Economia

Se nemmeno il debito Usa è sicuro

di Gabriel Debach*

Il declassamento di Fitch spinge al rialzo i rendimenti dei Treasury con effetto negativo sui mercati azionari e sui prezzi obbligazionari

Se da una parte l’umore degli investitori segna livelli euforici, con il Fear & Gread Index a 77 punti, e l'indice di esposizione NAAIM oltre i 100 punti, a 101.82 (i massimi da novembre 2021) dall’altra le notizie in arrivo non sembrano certamente di supporto a questo “Pain rally” che ha visto la capitalizzazione dello S&P 500 crescere di oltre 5 trilioni da inizio anno.

La stagione degli utili del secondo trimestre continua a sostenere gli investitori, con un incoraggiante 83% delle 271 società dell'S&P 500 che hanno comunicato i risultati, battendo le stime. Questo dato segna un aumento rispetto al 74% dell'anno scorso.

Tuttavia, ieri i titoli statunitensi hanno subito un impatto negativo a causa del calo dei titoli europei. BMW AG ha registrato una significativa diminuzione del 6% dopo aver lanciato l'allarme riguardo all'aumento dei costi, mentre DHL Group ha visto un crollo del 3% dopo aver fornito una guidance sugli utili al di sotto delle aspettative.

Inoltre, le preoccupazioni sull'economia cinese hanno influenzato le prospettive di crescita globale, poiché le vendite di case nuove in Cina hanno registrato il calo maggiore in un anno durante il mese di luglio. Allo stesso modo, il PMI manifatturiero di luglio della Caixin ha subito la contrazione più significativa degli ultimi sei mesi. Questi eventi hanno contribuito ad attenuare le prospettive economiche globali.

Tuttavia, le maggiori preoccupazioni non provengono solo dall'estero. Ieri, l'agenzia di rating Fitch ha declassato il rating degli Stati Uniti da AAA all'attuale AA+. Anche qui troviamo la strana coincidenza del mese di agosto quale mese di declassamento, poiché la stessa cosa era avvenuta in passato con S&P, precisamente il 5 agosto 2011. Attualmente, solo Moody's (insieme a DBRS) mantiene un rating AAA per gli Stati Uniti.

Tripla A che resta invece ancora disponibile per Fitch solamente per Australia, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Singapore, Svezia e Svizzera. Il declassamento da parte di Fitch è stato motivato dall'atteso deterioramento di bilancio nei prossimi tre anni, a causa dei ripetuti scontri sul tetto del debito pubblico e delle soluzioni adottate all'ultimo momento che hanno eroso la fiducia nella gestione del bilancio. A ciò si aggiunge la mancanza di una strategia fiscale di medio termine e l'attesa di una recessione negli Stati Uniti nel quarto trimestre dell'anno o nel primo trimestre del 2024.