Economia
Cara intelligenza artificiale, smettila di addolcirci il futuro: a noi basta un presente sereno
Saremo sempre noi (umani) che prima o poi abbandoneremo l'IA in favore di altre strepitose innovazioni. Il commento
La (semiseria) verità sull’intelligenza artificiale
Se a scuola da ragazzini ci avessero parlato di intelligenza artificiale (AI) avremmo festeggiato, forse nell’illusione che non sarebbe servito studiare e istruirsi. Ma la conoscenza serve ancora? O ci pensano le piattaforme di AI? Certamente ci aiutano e ci aiuteranno sempre di più a svolgere calcoli, ragionamenti lineari e trasversali, creare nuovi modelli di relazioni e di pensieri, stimare rischi e opportunità, prevenire catastrofi e incidenti, e così via. Non apriamo qui il dibattito se Nvidia (la regina dei chip per l’intelligenza artificiale) sarà surclassata dai cinesi che pare stiano realizzando modelli di AI con le stesse performance degli americani, ma a costi infinitamente inferiori, lo vedremo nei prossimi mesi e anni.
Torniamo al punto invece. Il nostro pianeta resta in gran parte un mistero, è un puntino nell’universo, non conta nulla nonostante l’AI trilionaria. Viviamo di più rispetto a cinquanta anni fa ma abbiamo sempre meno tempo, prevediamo meglio i rischi ma tendiamo all’autodistruzione, nonostante Tinder, ci emozioniamo quando abbiamo accanto chi desideriamo, cambiano i mestieri ma sempre di un lavoro dovremo vivere, faremo lavori meno faticosi e ripetitivi ma siamo sempre più seriali e prevedibili con Netflix e i social. Cara intelligenza artificiale allora, ti prego, rivelati per quello che sei, smettila di edulcorarci il futuro, a noi basta un sereno presente, come vedi ci accontentiamo di poco. Non c’è settore, ambito professionale, contesto sociale, che non sia ossessionato dai tuoi superpoteri ancora in gran parte sconosciuti, allora rivelati e facci toccare con mano che, in fondo, sei solo una nostra invenzione.
Rassegnati anche tu al tuo destino ineluttabile, saremo sempre noi (umani) che prima o poi ti abbandoneremo in favore di altre strepitose innovazioni. Il mondo è pieno di profeti di sventura e di maghi otelma che credono di prevedere un futuro che resta comunque ignoto. Non assisteremo né a collassi né a ritorni in giardini zen senza smog, semplicemente domani mattina la gran parte di noi tornerà al lavoro. Trump nelle sue recenti dichiarazioni post Inauguration Day parlando di AI ha detto di voler “dominare il futuro” con le aziende americane, no caro Trump l’unica cosa certa è che fra quattro anni sarai solo un ricordo e il mondo, pur nella sua sgangheratezza, perseguirà la sua avventura.