Economia
Sigarette elettroniche, pericolo serio: con le usa e getta salute a rischio
L'inchiesta di Altroconsumo fa luce sul mercato selvaggio delle sigarette elettroniche usa e getta: 15,9 mln dispositivi venduti tra gennaio e aprile in Italia
A ciò si aggiunge il fatto che tre dei prodotti tra quelli senza contrassegno dell’Agenzia dei Monopoli sono irregolari anche per il contenuto di nicotina e per le dimensioni del serbatoio, superiori a quanto previsto dalla normativa Italiana (Decreto Legislativo 6/2016).
Si tratta dei tre prodotti di Puff Bar, nella versione Mango, Flow e Plus Lychee Ice, dotati di serbatoi rispettivamente 100, 70 e 130 mg di nicotina, che corrispondono a una percentuale che supera il limite massimo consentito dalla legge del 2% per 40mg di nicotina.
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La domanda sorge spontanea: a quante sigarette corrisponde l’utilizzo di questi modelli elettronici monouso? A quanto riporta Altroconsumo, nell’ordine: a sei, cinque e nove pacchetti.
L’aggravante ulteriore infine è che per loro natura, le sigarette svapo, tradizionali o usa e getta che siano, non hanno un limite di tempo, frequenza o luogo di utilizzo, al contrario delle altre su cui vigono il divieto e alcune precise restrizioni. Questo legittima il consumatore a poter utilizzare il prodotto potenzialmente in modalità no stop.
In materia il governo italiano ha recentemente presentato un emendamento alla Legge delega di riforma fiscale che vorrebbe vietare la vendita online delle sigarette elettroniche. Il divieto porrebbe fine a una serie di problemi emersi anche dalla nostra inchiesta; ma sarà fondamentale, se dovesse passare, che venga anche applicato in maniera stringente, con tutte le barriere e i controlli necessari. Altrimenti si rischia di finire come con il divieto di vendita ai minori che online però può essere facilmente aggirato.