Economia

Silicon Valley Bank terremota le Borse: Milano in rosso, crollano le banche

di Redazione Economia

Sui mercati continua a pesare l’incertezza innescata dal crack di Silicon Valley Bank nonostante le misure di emergenza prese negli Stati Uniti

Borse europee in rosso, a Piazza Affari vanno male i bancari: giù Bper, Intesa e Banco Bpm 

Piazza Affari, la peggiore tra le piazze finanziarie del Vecchio continente, lascia sul terreno il 4,03% e scivola a 26.183 punti; male anche Francoforte (-3,08%). Parigi e Londra cedono rispettivamente il 2,90% e il 2,60%.  A terremotare ancora i mercati è l’incertezza innescata dal crack di Silicon Valley Bank nonostante le misure di emergenza prese negli Stati Uniti per farvi fronte e per evitare che la crisi contagi il sistema bancario.

Al termine di un fine settimana frenetico, segnato da una caotica ricerca di un potenziale acquirente per Silicon Valley Bank e dalla chiusura da parte della autorità di regolamentazione della Signature Bank con sede a New York, il governo degli Stati Uniti ha annunciato nella notte che tutti i depositanti della Svb e anche di Signature avrebbero avuto accesso a tutti i loro soldi fin da stamattina.  

Inoltre, la Federal Reserve ha annunciato la creazione di una nuova linea di credito per le banche Usa, progettata per sostenerle contro i rischi finanziari causati dal crollo di Svb. In altre parole la banca centrale si è detta "pronta ad affrontare eventuali pressioni sulla liquidità che potrebbero sorgere" nel sistema bancario.

Sul listino milanese a essere bersagliati dalle vendite sono soprattutto i titoli bancari, finiti anche in asta di volatilità per eccesso di ribasso: Unicredit lascia il 9,01%, Intesa –6,10%, Bper -9,51%, Banco Bpm -8,09%. Giù anche Tim (-3,17%), gli industriali (Stellantis -4,05%, Pirelli -5,18%, Ferrari -2,46%) e gli energetici con Enel a -1,86%, Eni -3,77%, Saipem -7,29%

Al termine di un fine settimana frenetico, segnato da una caotica ricerca di un potenziale acquirente per Silicon Valley Bank e dalla chiusura da parte della autorità di regolamentazione della Signature Bank con sede a New York, il governo degli Stati Uniti ha annunciato nella notte che tutti i depositanti della Svb e anche di Signature avrebbero avuto accesso a tutti i loro soldi fin da stamattina.

Inoltre, la Federal Reserve ha annunciato la creazione di una nuova linea di credito per le banche Usa, progettata per sostenerle contro i rischi finanziari causati dal crollo di Svb. In altre parole, la banca centrale si è detta "pronta ad affrontare eventuali pressioni sulla liquidità che potrebbero sorgere" nel sistema bancario. In netto rialzo lo Spread tra Btp e Bund decennale con il differenziale che ora si attesta a 189 punti rispetto ai 179 dell’apertura.

I mercati, dopo il crack di Svb e l'intervento delle autorità statunitensi per arginarne i rischi, stanno riconsiderano la portata di un'ulteriore stretta monetaria negli Stati Uniti, dato che ulteriori aumenti dei tassi, come dimostrato appunto dal fallimento di Svb e le pesanti ripercussioni che questa crisi ha avuto su tutto il sistema bancario, potrebbero causare pericolosi contraccolpi economici e finanziari.

Euro in rialzo sul dollaro, con la moneta unica che passa di mano a 1,0656 nei confronti del biglietto verde (+0,16%) mentre è in calo a 141,84 yen (-1,25%). Cambio dollaro/yen a 133,08 (-1,40%).