Economia
Sky/ Clienti morosi, utili risicati e Dazn: i conti che non tornano di Ibarra
Perché la guerra sui diritti tv del calcio non è mai stata così essenziale per i destini di Sky Italia e del suo Ceo Maximo Ibarra
Un’altra fumata nera all’assemblea della Lega di serie A per l’assegnazione dei diritti tv del massimo campionato. La battaglia tra Sky e Dazn (affiancata da Tim come supporto tecnologico) è destinata a proseguire nei prossimi giorni. Una battaglia che si è fatta incandescente, dopo che l’amministratore delegato di Sky Italia Maximo Ibarra ha nei giorni scorsi lamentato, con un’inedita lettera ai vertici della Lega calcio, il rischio che l’offerta Dazn-Tim finisca per ledere la concorrenza e mortifichi l’accesso dei tifosi alla visione delle partite.
Un attacco singolare dato che la stessa Sky per anni è stata di fatto la monopolista dei diritti televisivi. E come ha chiarito di recente l’Agcom “nel mercato delle pay-tv, Sky è un soggetto dominante con una quota di mercato dell’80%”.
La missiva d’altronde segnala più di una difficoltà e un certo nervosismo dei vertici di Sky Italia proprio sul fronte della partita più decisiva per le sorti della pay-tv. L’offerta di Sky Italia da 750 milioni per il triennio 2021-2024 è stata infatti surclassata da quella di Dazn-Tim da 850 milioni. Sky non può farsi sfuggire l’assegnazione dei diritti, ma date le difficoltà del gruppo più di tanto non poteva offrire.
Il calcio è da sempre l’asset predominante dell’offerta di Sky. Senza il calcio si avrebbero effetti disastrosi sui conti della società. I clienti tenderebbero a non rinnovare gli abbonamenti con un impatto pesante sui ricavi. E del resto lo scenario è cambiato da quando nei primi anni duemila Sky regnava incontrastata nell’universo delle tv a pagamento. Oramai da qualche anno deve fare i conti con i cosiddetti Over the top (Ott) con i canali in streaming, le varie Netflix, Disney; Amazon e ora Dazn nel calcio.
MERCATO CHE SI RESTRINGE PER LE PAY TV SOTTO ASSEDIO DEGLI OTT
E in effetti lo scenario è cambiato in modo forse irreversibile per Sky. Abituata a correre a ritmi di crescita del fatturato a doppia cifra nel primo decennio degli anni duemila, dal 2010 la corsa si è fatta blanda. Clienti che non crescono più da anni, ricavi fermi e prime perdite.
I CONTI DI SKY
Il primo buco nel bilancio di Sky Italia è della stagione 2012/2013 con 48 milioni di perdite. Poi un anno in utile seguito da l’anno successivo in perdita. Con i clienti abbonati che di fatto a oggi sono in numero gli stessi del 2009 e con la pressione sui prezzi dei concorrenti.
(Segue: i conti di Sky, utili azzerati...)