Snam, micro-cogenerazione lo strumento per il risparmio di energia
Con la micro-cogenerazione oltre il 20% del risparmio di energia e il 90% in meno di emissioni di ossido di azoto e particolato
Snam è tra i firmatari del position paper “La micro-cogenerazione: un futuro intelligente e sostenibile per l’energia”
Contrastare il mutamento climatico e l’inquinamento atmosferico, incrementare l’efficienza energetica, promuovere l’utilizzo di energia rinnovabile nella produzione di energia elettrica e nella climatizzazione degli edifici, favorire la partecipazione attiva delle risorse distribuite al mercato dell’energia elettrica. Sono i principali obiettivi condivisi tra tredici soggetti – centri universitari, associazioni e aziende – per promuovere la micro-cogenerazione come opzione strategica per la decarbonizzazione del paese.
Una condivisione di obiettivi riassunta in un position paper – sviluppato congiuntamente da centri di ricerca e dipartimenti universitari (Politecnico di Milano, Università Politecnica delle Marche, Energy Center del Politecnico di Torino), da associazioni professionali, culturali e di categoria (AiCARR, Elettricità Futura, Climgas, Anigas), dall’industria degli impianti di micro-cogenerazione (Totem, Solid Power, Tecnocasa, Paradigma), da operatori del trasporto e della distribuzione del gas (Snam, 2iReteGas) – che mette a fuoco i vantaggi di una soluzione tecnologica in grado di decarbonizzare congiuntamente i settori della produzione di energia elettrica e quello degli utilizzi di calore per riscaldamento e acqua calda sanitaria. Come?Sfruttando le infrastrutture di trasporto, stoccaggio e distribuzione del gas naturale, introducendo efficienza nel sistema energetico già nel breve e medio periodo e in prospettiva, grazie all’utilizzo di biometano, incorporando ulteriori quote di fonti rinnovabili nel settore elettrico e in quello del riscaldamento.
In particolare, le tecnologie della micro-cogenerazione consentono un risparmio di energia primaria anche superiore al 20% rispetto alla produzione separata di energia elettrica e calore ottenuto da centrali termoelettriche convenzionali e da moderne caldaie e un abbattimento fino al 90% delle emissioni di ossidi di azoto e di particolato.
La possibilità di integrare in modo efficiente caldaie e pompe di calore, il miglioramento della qualità dell’aria negli ambienti urbani, la riduzione delle perdite energetiche e dei costi per trasmettere e distribuire l’energia elettrica, sono solo alcuni degli ulteriori vantaggi di questa tecnologia che, quando alimentata con gas rinnovabile, consente anche di incrementare l’impronta verde del settore elettrico e degli usi del calore.
Infine lo sviluppo atteso delle Smart Grid, della produzione elettrica da rinnovabili intermittenti e delle comunità energetiche, unito ad una crescente partecipazione attiva dei consumatori-produttori al mercato dell’energia, permetterà agli impianti di micro-cogenerazione di fornire servizi di flessibilità e di sicurezza al sistema.
I sottoscrittori del position paper “La micro-cogenerazione: un futuro intelligente e sostenibile per l’energia” intendono offrire questo contributo al dibattito in corso sul percorso di decarbonizzazione a cui il Paese dovrà impegnarsi nell’ambito del Piano Clima Energia previsto dalle direttive comunitarie che definiscono gli obbiettivi ambientali europei all’orizzonte 2030, prefigurando un ruolo strategico per le tecnologie della micro-cogenerazione.
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