Economia
Sparkle, Tim vuole 800 milioni, arriva la proroga fino a gennaio
Attualmente, sembra che il Ministero dell'Economia e delle Finanze sia il solo pretendente effettivo per l'acquisizione di Sparkle
Sparkle, Tim vuole 800 milioni, arriva la proroga fino a gennaio
La cessione di Sparkle, la controllata di Tim specializzata in connettività internazionale, si avvicina alla fase decisiva, ma la complessità della situazione ha portato a una richiesta di proroga da parte di Kkr, il principale contendente nel processo di acquisizione. La dead line per la due diligence, inizialmente fissata entro ieri, è stata estesa fino alla fine di gennaio 2024. La comunicazione di Kkr conferma il continuo interesse nelle negoziazioni per l'acquisizione di Sparkle, ma la richiesta di approfondire ulteriormente la due diligence suggerisce la volontà di esaminare dettagliatamente le attività della società prima di avanzare con un'offerta vincolante. Attualmente, sembra che il Ministero dell'Economia e delle Finanze sia il solo pretendente effettivo per l'acquisizione di Sparkle, ritenuta strategica e di interesse per il controllo statale.
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La trattativa si svolge attraverso Kkr, poiché la cessione di Sparkle è parte integrante dell'accordo più ampio firmato a novembre per la vendita della rete di Tim (Netco). In questo contesto, Kkr depositerebbe l'offerta per la controllata di Tim, mentre parallelamente ha accordi con il Mef, garantendo così l'interesse strategico per l'asset. Sebbene il Ministero guidato da Giancarlo Giorgetti abbia sottoscritto un memorandum of understanding per l'ingresso nel capitale di Sparkle al momento del closing della cessione, le divergenze sulla valutazione dell'asset rimangono un ostacolo significativo. Mentre il Mef è interessato a un prezzo ritenuto strategico, le valutazioni attuali oscillano tra 600 e 800 milioni di euro, lasciando un'ampia forbice che rende un accordo imminente poco probabile.
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Il tempo aggiuntivo richiesto per le valutazioni, quindi, sarà cruciale, e il Mef sembra essere l'unico attore attivamente coinvolto nella risoluzione della complessa situazione. D'altro canto, Tim ha confermato che la cessione di Sparkle non sarà cruciale per la sostenibilità dell'azienda, poiché la vendita della rete (Netco) da sola garantirà la sostenibilità del gruppo. Il titolo di Tim, nel frattempo, ha chiuso la giornata con una leggera diminuzione (-0,41%), ma a un mese esatto dalla decisione del cda sulla cessione dell'infrastruttura, ha registrato un guadagno del 5,56%. La partita per Sparkle sembra destinata a protrarsi, e l'approvazione della proroga spetta al cda di Tim, che discuterà l'argomento il 14 dicembre. Nel frattempo, l'esame del golden power per la cessione di Netco a Kkr è in corso, con un'attesa di circa due mesi. La decisione finale sarà di fondamentale importanza per il futuro assetto del settore delle telecomunicazioni in Italia.