Economia
Spread a 200, il Financial Times attacca. "Governo Meloni anello debole in Ue"
I timori degli operatori: la crescita del 2024 alzata per guadagnare margini
Governo Meloni, bordate dai giornali esteri. I conti dell'Italia spaventano l'Europa
Il governo Meloni lavora ad una manovra sempre più complicata, l'annuncio fatto dal ministro Giorgetti sulla Nadef complica i piani, servono fondi e bisogna contenere il debito pubblico, due aspetti che si scontrano tra loro. Si va verso una Legge di Bilancio da 30mld ma di questi 14 saranno in deficit. Oltre a tutto questo - si legge su La Stampa - preoccupano due aspetti: lo spread che è tornato a salire e ieri ha raggiunto i 200 punti, il massimo dal marzo scorso e i rendimenti dei Btp al 4.96% sono un ulteriore problema. Il contesto internazionale non aiuta Giorgia Meloni. Il prezzo del petrolio sui mercati oscilla attorno ai 90 dollari il barile, una soglia che spinge gli esperti a chiedersi se la fiammata dell’inflazione sia effettivamente finita.
Se l’inflazione non dà segnali di discesa, le banche centrali sono costrette a mantenere alti i tassi di interesse. E se i tassi restano alti, - prosegue La Stampa - i rendimenti dei titoli di Stati si alzano. "European bond market hit by Italy’s plan for higher borrowing", titolava ieri sera il sito del Financial Times, piaccia o no il punto di riferimento in Europa per chi investe. Dunque Italia e non solo: i titoli decennali francesi in queste ore pagano interessi superiori al 3, 5 per cento, i più alti dal 2011.
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I titoli decennali spagnoli il 4 per cento, il livello più alto dal 2013, quelli inglesi hanno superato il 4, 5. La decisione del governo di alzare la previsione di spesa per il 2024 dal 3, 7 al 4, 3 per cento del Pil ha alimentato le fibrillazioni sui mercati. Siamo ancora lontani dai numeri del 2011 e del 2018, quando il rischio Italia toccò i massimi storici. Siamo comunque tornati al livelli dello scorso marzo, ai tempi della crisi dell’americana Silicon Valley Bank. Gli investitori si chiedono se il debito italiano, il terzo al mondo fra i Paesi ricchi, resterà sostenibile nel lungo termine.