Economia
Stefanel torna di moda in Borsa. Ma il vero rilancio è ancora lontano
Il piano dei fondi e di paròn Bepi per tornare ai profitti stabili in tre anni
Stefanel aveva presentato domanda di ammissione ad un concordato preventivo “in bianco” (o “con riserva”). Ora il piano industriale 2016-2022 elaborato da Oxy Capital Italia col supporto di Stefanel, prevede il rilancio del marchio attraverso un maggior focus sulla maglieria, il potenziamento della linea stilistica, l’incremento della spesa pubblicitaria e la ristrutturazione dei punti vendita. In più verranno chiusi i negozi di proprietà non performanti e sviluppato un canale indiretto di vendita all’ingrosso per riequilibrare il mix di ricavi a favore di quest’ultimo. Verrà, ancora, riposizionato il marchio, anche grazie all’utilizzo di nuove tecniche di merchandising per migliorare le performance delle vendite e aumentata la parte della produzione italiana e del bacino del Mediterraneo rispetto alle produzioni fatte svolgere in Asia.
Se la scommessa di Attestor e Onyx avrà successo, Stefanel dovrebbe vedere un Ebitda consolidato e flussi di cassa positivi già dal prossimo anno ed utili legati alla gestione ordinaria a partire dal 2020 (già quest’anno si dovrebbe vedere un utile, ma sarà dovuto allo stralcio fornitori e alla valutazione al fair value della parte di debito che sarà consolidata). Sarebbe la svolta: il marchio tornerebbe ad essere vitale, la produzione, più concentrata sulla maglieria, almeno in parte tornerebbe ad essere italiana, le banche potrebbero tirare un sospiro di sollievo e i nuovi (e vecchi) investitori sarebbero ripagati del loro coraggio. Sarà così? La borsa sembra augurarselo.
Luca Spoldi