Economia

Stellantis chiude Grugliasco:Maserati a Torino.A Mirafiori polo dell'elettrico

Confermati i lanci per il 2022 a Pomigliano (Alfa Tonale) e Cassino (Grecale), oltre all'investimento per la gigafactory, nonostante la crisi dei chip

Carlo Tavares sposta di cinque km le attività Stellantis della ex Bertone, oggi Agap, sul marchio Maserati da Grugliasco a Mirafiori e fa del polo produttivo torinese, un'area in cui sono stati investiti oltre due miliardi di euro negli ultimi tre anni, un centro di competenza per l'elettrificazione del gruppo nato dalla fusione fra Fca e Psa: non solo per la 500 elettrica, ma sarà lo Stellantis Turin Manufacturing District con un unico processo di produzione per diversi modelli Maserati, in grado di integrare piattaforme, modelli e sistemi di propulsione differenti (dall'endotermico all'elettrico, passando per l'ibrido) con cui promuovere l'evoluzione della linea di vetture del brand nel prossimo futuro assegnando un ruolo chiave all'elettrificazione, all'infotainment e alla guida autonoma. I nuovi modelli Maserati arriveranno tra il 2022 e il 2024.

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Il gruppo ha alzato il velo sulle strategie che troveranno spazio in dettaglio nel piano industriale, il primo di Stellantis e che verrà illustrato al mercato a fine/inizio anno, nell'incontro al Mise con i sindacati alla presenza dei ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Orlando. L'attuale 500 full electric e la generazione futura con tutta la gamma di motorizzazioni elettriche faranno sempre a capo a Torino. 

A Grugliasco (che la Fca di Sergio Marchionne aveva rilevato nel 2009) resterà per ora soltanto la lastratura e la verniciatura che saranno trasferite al termine del piano nel 2024 e tutti i dipendenti dell'ex Bertone saranno spostati a Mirafiori, dove si faranno anche la Maserati Gran Cabrio e Gran Turismo (non ci saranno esuberi). Le tute blu impiegate nel torinese sulla linea Maserati (Ghibli e Quattroporte) sono oggi circa 1.100.

Nel piano industriale post 2024 di Stellantis la "vera novità" sarà l'investimento previsto a Mirafiori con la produzione di Maserati elettrica che si aggiunge alla 500 elettrica (attualmente prodotta in Polonia). La nuova piattaforma full Electric Maserati si chiamerà Folgore, viene spiegato.

Sul fronte della transizione energetica e il centro di competenza per l'elettrificazione, Mirafiori per la nuova mission "potrà contare, tra le altre cose, sul Battery Hub, sul più grande impianto Vehicle-to-Grid al mondo e sulla Solar Power Production Units con i pannelli solari".

Durante l'incontro è anche arrivata la conferma da parte di Stellantis dei lanci previsti per il 2022 a Pomigliano (Alfa Tonale) e Cassino (Maserati Grecale), oltre all'investimento per la gigafactory a Termoli nonostante la crisi dei microchip. Edi Lazzi segretario generale della Fiom Cgil di Torino ha definito la scelta del gruppo automobilistico come "un'altra mazzata per l'economia di Torino. Anche se hanno dichiarato il mantenimento dell'occupazione il dato oggettivo è che chiudono uno stabilimento".

"Là si può guardare da qualsiasi angolazione - ha aggiunto il sindacalista - ma i fatti dicono che in Italia siamo di fronte alla diminuzione della capacità produttiva effettuata tramite la chiusura di stabilimenti come in questo caso o alla riduzione delle linee di montaggio come è successo a Melfi. Tutte azioni che determinano inevitabilmente il calo dell'occupazione complessiva del gruppo, come sta già accadendo, al momento implementata tramite gli esodi incentivati. Abbiamo quindi chiesto di conoscere il piano industriale complessivo del gruppo Stellantis per l'Italia, è infatti intollerabile questo modo di procedere staccando i petali della margherita uno alla volta".