Economia
Stellantis, Elkann non andrà in audizione in Parlamento
"Non abbiamo nulla da aggiungere rispetto a quanto già illustrato dall’amministratore delegato". Telefonata tra Elkanne e il presidente della camera Fontana
Stellantis, John Elkann non andrà ad audizione in Parlamento
Il presidente di Stellantis, John Elkann, non parteciperà all’audizione in Parlamento pur confermando "la disponibilità a un dialogo franco e rispettoso". A annunciarlo è lo stesso Elkann con una lettera inviata al presidente della Commissione Attività produttive della Camera, Alberto Luigi Gusmeroli.
"Gentile presidente- si legge nella missiva -le mozioni approvate dalla maggioranza dell’assemblea della Camera dei deputati nella seduta di mercoledì 16 ottobre, impegnano il Governo a convocare entro la fine dell’anno un tavolo con tutte le parti interessate a Palazzo Chigi. Non essendoci aggiornamenti dall’audizione dello scorso venerdì 11 ottobre da Lei stesso presieduta, non abbiamo nulla da aggiungere rispetto a quanto già illustrato dall’amministratore delegato".
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"Ribadendo la disponibilità a un dialogo franco e rispettoso, Stellantis prosegue le interlocuzioni con il ministero delle Imprese e del Made in Italy nell’ambito del tavolo di confronto istituito presso il dicastero, in attesa della convocazione ufficiale presso la presidenza del Consiglio", conclude Elkann ringraziando i componenti della Commissione "per l’attenzione che lei e i suoi colleghi state dedicando al settore dell’automotive ed alle sue evoluzioni in Italia, in Europa e nel mondo".
Stellantis, Schlein: "Atteggiamento da stigmatizzare"
"Condividiamo profondamente" le preoccupazioni dei sindacati "sul futuro dell'automotive. Abbiamo sostenuto le ragioni dello sciopero unitario del 18 ottobre, non possono essere i lavoratori e le lavoratrici a sobbarcarsi i costi di quello che sta accadendo nel settore e della mancanza di politiche industriali che accompagnino i cambiamenti necessari". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein durante le audizioni informali da parte della IX Commissione al Senato e X Commissione alla Camera dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali in merito alla produzione automobilistica Stellantis in Italia. Secondo la deputata e leader dem "occorre stigmatizzare l'atteggiamento del presidente di Stellantis Elkann" che ha declinato l'invito a riferire in Parlamento.
Stellantis, FdI: "No di Elkann? Schiaffo ai cittadini"
"Il no di John Elkann all'audizione in Parlamento - come chiesto più volte perché fondamentale prima di aprire qualsiasi tavolo di confronto - non è solo una mancanza di rispetto nei confronti di una istituzione fondante dello Stato, ma è anche uno schiaffo ai cittadini e lavoratori che da quella istituzione sono rappresentati. Il presidente di Stellantis, dunque, non ritiene che le Camere siano un suo giusto 'palcoscenico' per esporre le politiche industriali dell'azienda che, ricordiamo, ormai da anni colpisce i dipendente e regala ai suoi azionisti gli utili. Chiediamo, quindi, chiarezza e soprattutto la conferma di un dialogo a cui Elkann ha sempre detto di non volersi sottrarre". Cosi Gianluca Caramanna, capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Attività produttive
Telefonata con il presidente della camera Fontana
Stellantis è aperta "al dialogo con tutte le Istituzioni, come da sempre il gruppo fa in tutti i paesi in cui è presente, Italia in primis". Lo ha detto il presidente John Elkann in una conversazione telefonica il presidente della Camera Lorenzo Fontana durante la quale ha ringraziato la terza carica dello Stato per il cordiale colloquio. Elkann ha ribadito il rispetto del Parlamento spiegando che "la risposta al presidente della commissione attività produttive Gusmeroli nasce dopo le mozioni approvate dall'Aula - a identificare politiche industriali in linea con l'evoluzione del settore automotive