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Stellantis: il super manager Imparato, il giovane erede Peugeot e Francois l'amico di Elkann. Tris di nomi per il dopo Tavares

di redazione economia

Le dimissioni hanno anticipato la fine dell'era Tavares, ora si ricerca il suo successore. Chi sarà il nuovo leader? Tre candidati in pole position

Stellantis: da Imparato a Peugeot, passando per Francois: i tre (possibili) successori di Tavares

Da mesi si vociferava di tensioni ai vertici di Stellantis, ma l’addio immediato del manager portoghese, Carlos Tavares, che sarebbe dovuto restare fino al 2026 alla guida di Stellantis, è una mossa che fa rumore. E non poco. Ma quanto di tutto questo è stato davvero “volontario” per Tavares? L’addio, votato all’unanimità dal cda, suona più come una stretta necessaria per proteggere gli equilibri interni. Non è infatti un segreto che l’uscita del lusitano sia stata alquanto accelerata: Elkann ha urgenza di risolvere il “nodo Stellantis”, visto che, con una causa dinastica alle porte con la madre Margherita, il suo controllo su Exor, e sulla cassaforte Dicembre, potrebbe essere alquanto minato.

Chi salirà al vertice di Stellantis non avrà solo il titolo di amministratore delegato, ma anche quello di pompiere di un incendio che da Detroit all’Italia rischia di lasciare solo macerie. Cassa integrazione, calo della domanda e una transizione elettrica che procede a rilento sono problemi che nessuno vorrebbe affrontare, eppure al momento tre sembrano essere i candidati al trono Stellantis.

Jean Philippe Imparato

Jean-Philippe Imparato potrebbe essere il candidato più probabile a prendere temporaneamente le redini di Stellantis dopo le dimissioni di Carlos Tavares. Il manager francese, 53 anni, attualmente ricopre il ruolo di Chief Operating Officer Enlarged Europe ed è anche leader della divisione Pro One. Imparato, entrato nel gruppo PSA nel 1989, vanta un’esperienza trentennale nei grandi mercati mondiali come Europa, America Latina e Cina. È stato numero uno di Citroën Italia, direttore delle operazioni internazionali per Peugeot e vicepresidente esecutivo dello stesso marchio dal 2016. La sua leadership è stata fondamentale per il successo commerciale di Peugeot, che sotto la sua guida ha consolidato la sua posizione di brand di punta del gruppo PSA.

Negli ultimi anni, Imparato ha "guidato" Alfa Romeo, prima di assumere il controllo della divisione Pro One, una delle più redditizie di Stellantis, e della regione Enlarged Europe, occupandosi di tutti i brand del gruppo nel Vecchio Continente. La scelta di Imparato potrebbe essere più di una semplice nomina ad interim, anche se, fonti vicine ad Affaritaliani.it non escludono che il suo ruolo possa essere temporaneo, forse soli sei mesi, in attesa di definire il successore definitivo di Tavares. Resta quindi da capire se Elkann lo consideri una soluzione ponte o il futuro volto di Stellantis.

Edouard Peugeot

Edouard Peugeot, 40 anni, figlio di Robert Peugeot, presidente di Peugeot Invest, ha lavorato prima in JP Morgan e poi nel fondo di private equity TowerBrook. Tuttavia, il suo recente ingresso nella holding di famiglia Peugeot Invest rappresenta un passo naturale, sì, ma non del tutto scontato. Con Stellantis che sta cercando un nuovo Ceo dopo l'addio di Tavares, Edouard potrebbe essere il candidato perfetto per prendere le redini del gruppo, anche se la sua carriera ha sempre avuto una direzione diversa rispetto ai suoi predecessori, tutti con radici più fortemente legate all’automotive. 

Tuttavia il clan Peugeot, come quello Agnelli-Elkann, ha sempre avuto un peso nelle decisioni di Stellantis: con il 7,6% delle azioni, Peugeot Invest si trova solo dietro Exor il quale possiede il 14,4%. In ogni caso, l’intenzione della famiglia Peugeot di fare entrare un proprio uomo al vertice potrebbe avere come obiettivo quello di mettere fine a una stagione di instabilità e riscrivere i piani futuri, anche se significherebbe avvantaggiare, ancora una volta, un controllo straniero su Stellantis.

Oliver François

Olivier François, amico stretto di John Elkann, potrebbe essere una delle figure più sorprendenti nel "toto-nomine" per la successione di Tavares. Nonostante l’età che avrebbe già suggerito il pensionamento, François è ancora nel radar di Stellantis. Ex braccio destro di Sergio Marchionne, il manager parigino è l’attuale amministratore delegato di Fiat e responsabile del marketing globale del gruppo. Nonostante l’alone di incertezza sulla sua capacità di fronteggiare le sfide industriali del gruppo, la sua stretta vicinanza con Elkann potrebbe giocargli a favore: un rapporto che risale ai tempi in cui François ha lavorato sotto Marchionne, e che potrebbe ora influenzare una successione che, senza un cambio di volto, rischia di rimanere stagnante.

Se François dovesse salire al vertice, il suo primo compito sarebbe quello di ricucire i rapporti con il governo francese, un aspetto che Tavares non ha mai gestito con la stessa diplomazia, restando spesso distante dalle dinamiche politiche. 

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Insomma, Jean-Philippe Imparato, rientrato da poco in Francia, potrebbe essere la carta vincente, ma non è del tutto casuale nemmeno la recente decisione di affidare a Edouard Peugeot la presidenza del consiglio della holding di famiglia. Certo non è un uomo dalla lunga esperienza nell’automotive, ma il cognome e l’appartenenza dinastica contano ancora molto nei colossi come Stellantis.

Elkann sembra pronto a giocarsi ogni opzione per mantenere il comando, magari replicando una strategia in stile Gianni Agnelli con Cesare Romiti e portando ai vertici la coppia Imparato-Peugeot. Quel che è certo è che il compito del futuro Ceo, con la pressione del governo italiano, le aspettative del mercato e l’ombra di Tavares ancora alle spalle, sarà tutt’altro che facile.