Economia

Stipendi colf e badanti, nessun accordo: maxi stangata per le famiglie

Salta l'accordo tra le parti sociali: da gennaio scatta l'adeguamento all'80% dell'indice Istat delle retribuzioni minime che salgono al 9,2%

Colf e badanti, nessun accordo sugli stipendi. In arrivo aumenti del 9,2% 

Colf e badanti, accordo mancato. La terza riunione svoltasi tra il ministero del Lavoro e le parti sociali riguardo l'aggiornamento retributivo del contratto nazionale del lavoro domestico non ha prodotto i risultati sperati. Scatteranno quindi da questo mese gli aumenti per i nuclei familiari, nonchè datori di lavoro. 

"Nessun accordo raggiunto sull’adeguamento retributivo spettante alle figure contemplate nel ccnl domestico. I sindacati, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e Federcolf, non hanno voluto accettare la proposta avanzata dalle associazioni datoriali rappresentate dalla Fidaldo di scaglionare gli aumenti dovuti a colf, badanti e baby sitter nel corso dell’anno, un modo per limitare l’impatto economico dei rincari sui budget familiari, già gravati dal caro bollette e da quello benzina”, ha dichiarato Fidaldo, Federazione nazionale dei datori di lavoro domestico. 

“Il ccnl domestico, prosegue la Fidaldo, che è composta dalle associazioni Nuova Collaborazione, Assindatcolf, Adlc e Adld – prevede, infatti (articolo 38), che in caso di mancato accordo tra le parti, come avvenuto oggi, scatti l’adeguamento all’80% dell’indice Istat per quando concerne le retribuzioni minime che da gennaio aumenteranno quindi del 9,2%, e al 100% per le indennità di vitto e alloggio, ovvero dell' 11,5%”.

Stipendi colf e badanti, Zini (Assindatcolf): "Aumenti reali non allarmismo. Attenzione al lavoro nero" 

Un mancato accordo che lascia l'amaro in bocca a tutta la categoria. Andrea Zini, vice presidente della Fidaldo e presidente di Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico ha fatto notare che "la totale chiusura mostrata nel corso della trattativa delle parti sociali rispetto alle esigenze delle famiglie datrici di lavoro domestico ha impedito che si raggiungesse un accordo di buonsenso sugli adeguamenti retributivi di colf, badanti e baby sitter. È stata, infatti, bocciata la nostra richiesta di dilazione degli aumenti che avrebbe reso sicuramente più sostenibile il rincaro in un momento in cui le famiglie, che a loro volta sono composte da lavoratori e da pensionati, sono già chiamate a sostenere molti sacrifici, a cui oggi, purtroppo, se ne aggiunge un altro”.