Economia

Superbonus, stangata per l'edilizia: "A rischio migliaia di posti di lavoro"

di Redazione Economia

L'allarme di Confartigianato: senza un provvedimento urgente in grado di sbloccare i crediti incagliati sono a rischio 47 mila imprese e 153.000 posti di lavoro

Superbonus, Confartigianato: "Mettere in campo interventi per sbloccare i crediti fiscali incagliati,  a rischio l'intero settore edile e chi ci lavora"

Come ci fa sapere Agi, le associazioni e i sindacati, nel corso dell'audizione in commissione finanze della Camera, hanno lanciato l'allarme sul superbonus: sono a rischio 47.000 imprese e 153.000 posti di lavoro. I rappresentanti di Confartigianato hanno detto: "Occorre intervenire su più fronti per risolvere la situazione in cui versano le imprese di costruzioni che hanno effettuato lavori usando i bonus edilizia. In particolare, vanno messi rapidamente in campo interventi per sbloccare i crediti fiscali incagliati".

Secondo Confartigianato "è necessario aumentare la capacità di assorbimento dei crediti da parte del sistema creditizio, anche attraverso l'individuazione di un acquirente pubblico di ultima istanza particolarmente necessario per i crediti di minore importo". Va anche "ampliato l'arco temporale di utilizzo dei crediti in compensazione. In assenza della necessaria capienza fiscale le imprese che hanno nei cassetti fiscali i crediti perdono infatti una parte del credito loro spettante".

Per il limitato valore dei lavori di edilizia libera non assistiti da Cila, Confartigianato chiede che "sia consentito di autocertificare, da parte del contribuente, la data di avvio di tali lavori".

Inoltre, "l'obiettivo della transizione green degli edifici non potrà essere raggiunto se, insieme con un sistema di agevolazioni sotto forma di detrazioni fiscali, non verrà mantenuta la possibilità della cessione dei crediti e dello sconto in fattura per alcune fattispecie, in particolare i soggetti con redditi bassi e privilegiando gli interventi su immobili con una classe energetica molto bassa e la ricostruzione degli immobili danneggiati da eventi sismici per i quali la detrazione del 110% è ammessa sino al 2025".