Economia

Tasche degli italiani sempre più vuote: il potere d’acquisto cala del 3,7%

Secondo l'Istat nell'ultimo trimestre la tenuta per consumi, in crescita del 3%, si è accompagnata ad una marcata flessione del tasso di risparmio

A rincarare la dose anche Coldiretti che ha evidenziato come gli ultimi dati Istat relativi al commercio al dettaglio si abbattano anche (e soprattutto) sul carrello della spesa. “Il caro prezzi taglia del 4,9% le quantità di prodotti alimentari acquistate dagli italiani nel 2022 che sono però costretti però a spendere comunque il 7,9% in più a causa dei rincari determinati dalla crisi energetica. La situazione di difficoltà è resa evidente dal fatto che volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +9,9% nelle vendite in valore, il più elevato nel dettaglio”.

"Il risultato dei discount, ha precisato la Coldiretti, evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità. Per difendersi dagli aumenti 8 italiani su 10, circa l'81%, hanno preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso".  

Inoltre, l'analisi mette in evidenza come siano cambiati anche i luoghi della spesa con il 72% degli italiani che si reca e fa acquisti nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione. Le famiglie infatti vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti.

Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.