Tasse, taglio Irpef: cosa cambia. Aliquote e scaglioni
Riduzione della pressione fiscale per favorire il ceto medio: il provvedimento annunciato da Renzi, ed è scontro con Padoan
Matteo Renzi lavora alla messa a punto dell'intervento per la riduzione della pressione fiscale. Un provvedimento da sbandierare in piena campagna elettorale per il referendum istituzionale di ottobre. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, l'ipotesi alla quale sta lavorando Palazzo Chigi, con il sottosegretario Stefano Nannicini, è il posticipo al 2018 del taglio dell'Ires (per le imprese) che vale 3,5 miliardi di euro per procedere già dal prossimo anno al taglio dell'Irpef, per il quale il premier vuole mettere sul piatto 5 miliardi di euro. L'idea sarebbe, come annunciato da Renzi nei giorni scorsi, quella di favorire il ceto medio.
Come? Accorpamento delle aliquote, riduzione di quelle centrali e nuovi sgravi per le famiglie numerose. Il problema - spiegano alcuni parlamentare dem - è che l'insieme delle misure appare ancora "fumoso", anche perché pare che sia in atto uno scontro tra la presidenza del Consiglio e il ministero dell'Economia. Renzi, attento al consenso e alle scadenze elettorali, spinge per una riduzione di 5 miliardi (se non di più). Via XX Settembre, che deve rendere conto a Bruxelles, spinge per limitare l'intervento ai 3,5 miliardi che arriveranno dal posticipo dell'Ires al 2018, anche perché l'intenzione del premier di riformare la Legge Fornero con la flessibilità in uscita, per chi vuole andare prima in pensione, costringerà Padoan, Morando e Zanetti a trovare almeno altri 3-4 miliardi di euro. A meno che non salti tutto o non si faccia una mini-riforma molto penalizzante per i lavoratori.