Economia

Telecom, ancora effetto S&P in Borsa. Per Cattaneo focus su Cda di fine mese

Telecom corre ancora in Borsa grazie a S&P e alle ottime attese sui risultati del secondo trimestre 2017, mentre gli investitori guardano anche alla situazione di vertice che, secondo alcune fonti, l'azionista di maggioranza Vivendi ha definito fluida e che potrebbe portare all'uscita di Flavio Cattaneo. Una guida che però, secondo gli analisti dell'agenzia di rating, sta dando buoni frutti: Tim infatti sta facendo progressi sotto la guida dell'ex Ceo Ntv e l'agenzia di rating S&P lo riconosce. A Piazza Affari il titolo ha chiuso con un rialzo del 2,7%.

"S&P si accorge dei miglioramenti di Tim e migliora l'outlook", evidenzia Equita Sim, specificando che l'agenzia di rating "ha alzato l'outlook per Tim a positivo da stabile "sulla base del miglioramento delle performance operative e 'generazione di cassa'.

Secondo S&P, Tim continua a eseguire il business plan ed è inoltre da attendersi un significativo calo degli investimenti (e quindi di incremento di flussi di cassa) dal 2018 in poi. Inoltre, gli investimenti nelle reti in fibra e mobile posizionano correttamente Tim contro il rischio di un incremento della competizione in Italia. Sono considerazioni che sposiamo integralmente".

Anche Banca Imi (buy, Tp 1,08 euro) afferma che i commenti di S&P "sono coerenti con la nostra visione positiva sulle prospettive della società". Gli esperti ricordano poi che al momento "Telecom ha un credit rating non-investment grade da Moody's (Ba1 con outlook stabile) e un credit rating investment grade da Fitch (BBB- con outlook stabile)". Si aggiunge pure il commento di Mediobanca Securities (outperform, Tp 1,34 euro): "apprezziamo l'aggiornamento che arriva da S&P, che e' esattamente in linea alla nostra visione e potrebbe aprire la strada a un upgrade del rating nei prossimi mesi. Ci auguriamo che questo aggiornamento possa consentire alla comunità finanziaria di focalizzarsi nuovamente sui fondamentali, dopo giorni di tensione sul fronte della governance e in vista di un buon set di risultati (i conti del secondo trimestre saranno pubblicati il 27 luglio, ndr). Continuiamo a vedere un forte potenziale di rialzo sui fondamentali, dal momento che il business italiano scambia a sconto visibile rispetto ai concorrenti".

Mentre la mossa di S&P porta gli investitori a concentrarsi sui fondamentali e quindi sui risultati del secondo trimestre che saranno pubblicati il 27 luglio, un occhio resta sempre rivolto alla questione della governance. "Purtroppo - riporta Equita Sim - non si spengono le ipotesi di un cambio di management imposto da Vivendi che non si e' pronunciata a riguardo. Si susseguono le ipotesi che vorrebbero Amos Genish come direttore generale". La casa d'affari ribadisce che "l'eventuale uscita di Cattaneo sarebbe un elemento negativo, specie per la mancata garanzia di esecuzione del business plan, ma ci sono comunque chiare evidenze che il settore e l'azienda siano in fase di deciso miglioramento".

Intanto, da venerdì scorso si susseguono le voci di un’imminente uscita del Ceo dall’azienda ed è circolato anche un nome, quello dell’israeliano Amos Genish, attuale chief convergence officer di Vivendi, come successore. L’appuntamento del 27 luglio, quando il Cda Telecom si riunisce per la semestrale, si carica di incognite.