Economia

Telecom, Cdp mollerà Elliott. Così l'Italia porta a casa la rete veloce

Lo scenario in vista della decisiva assemblea del 29 marzo per il futuro di Tim e della rete unica. Ecco perché i francesi di Vivendi non sono più i nemici



Su quest’ultimo le trattative sembrano peraltro destinate a proseguire ancora per diverse settimane se non altro perché alla rete in rame di Telecom Italia lavorano ancora 22 mila persone. Va inoltre segnalato che anche un’alleanza “solo fibra” deve essere meglio definita visto che FlashFiber dovrebbe raggiungere, secondo il piano industriale di Tim, 3,5 milioni di abitazioni entro il 2020 dei 5,3 milioni di abitazioni che si vorrebbero collegate in fibra entro l’anno successivo.

Gli altri 2,2 milioni verrebbero comunque collegate e gestite da Tim e non rientrerebbero nella Netco destinata a vedere il futuro ingresso di OpenFiber. La situazione è dunque ancora fluida, come inevitabile che sia prima del voto assembleare, il che suggerisce appunto come l’assise del 29 marzo possa sì rivelarsi un passaggio fondamentale per il futuro dell’ex monopolista telefonico italiano e dello sviluppo della fibra nel “bel paese”, ma non sia destinata a scrivere la parola “fine” alla telenovela del futuro della rete d’accesso di Telecom Italia.

Luca Spoldi