Economia

Tik Tok, partnership con Oracle? Trump in pressing per il controllo negli Usa

I funzionari dell'amministrazione Trump ambiscono a garantire un controllo di maggioranza agli investitori americani che prenderanno le redini delle operazioni statunitensi di TikTok, secondo quanto riferito da fonti a conoscenza dei fatti. Tutto ciò sta portando a incertezze e attrito sui dettagli dell'accordo, che prevede il trasferimento delle operazioni statunitensi a una società di nazionalità americana, come richiesto dal presidente Donald Trump.

ByteDance, la casa madre di TikTok con sede a Pechino, ha presentato una proposta in cui chiede di mantenere la quota di maggioranza nella potenziale partnership con Oracle. La richiesta ha sollevato le preoccupazioni dei senatori repubblicani e di altre figure, che ritengono che la collaborazione proposta tra ByteDance e Oracle non sia all'altezza della acquisizione richiesta dal presidente Trump e temono possibili future intrusioni da parte del governo cinese sui dati degli utenti statunitensi. Rivolgendosi ai giornalisti, Trump ha dichiarato ieri che non approva l'idea che ByteDance mantenga un controllo di maggioranza sull'app di condivisione video.

"Concettualmente, vi posso assicurare, non mi piace l'idea", ha spiegato il presidente, precisando di non essere stato ancora consultato su questa parte dell'accordo. Il presidente ha poi aggiunto che ne sarebbe stato informato oggi e che non intende firmare fino a quando non sarà stato aggiornato sui dettagli della proposta. Parallelamente, il segretario del Tesoro Steven Mnuchin e altri funzionari e investitori stanno cercando di garantire che la quota di proprietà statunitense della nuova entità sia superiore al 50%. Attualmente, ByteDance è controllata al 40% da investitori statunitensi, tra cui le società di venture capital Sequoia Capital e General Atlantic.

Il fondatore della società, Zhang Yiming, detiene una partecipazione del 25%, mentre i dipendenti di ByteDance detengono una quota del 20%. In base ai piani dell'amministrazione Trump, tutte le azioni di ByteDance sarebbero trasferite alla nuova societa'. Oracle e Walmart diventerebbero anch'esse investitori, e tutti gli investitori statunitensi, nel complesso, avrebbero un controllo superiore al 50%. Il governo statunitense vorrebbe poi aumentare ulteriormente la quota, riferiscono le fonti, evidenziando che l'unico modo per ottenerlo sarebbe quotando in Borsa la nuova divisione statunitense.

Sia gli investitori cinesi, sia quelli statunitensi, si sono opposti a una vendita del 100% delle azioni, come inizialmente pianificato. Gli investitori cinesi non vogliono essere forzati a una vendita che ritengono attribuirebbe alla società un valore inferiore a quello reale, mentre gli investitori statunitensi temono i rischi derivanti da un controllo totale. Il potenziale compromesso che si è configurato è una società con sede negli Stati Uniti e proprietà suddivisa tra le parti. Cio' che rimane da verificare è' la volontà del presidente Trump di scendere a compromessi sulle sue preoccupazioni in materia di sicurezza.