Economia
Tim ai minimi storici a Piazza Affari. Labriola: "Cessione Inwit a giugno"
Il titolo crollo dopo i conti ai minimi storici. Al mercato non è piaciuta la mancata distribuzione del dividendo e la guidance debole per il 2022
La conferma della separazione tra ServiceCo e NetCo – in cui confluirà anche Sparkle oltre alla rete - è arrivata con una novità non di poco conto: “Siamo pronti a perdere l'integrazione verticale – ha detto Labriola - e questo era un tabù per la nostra azienda fino a poco fa”.
Ancora: previsto un taglio dei costi del 15%, anche se il ceo parla della possibilità di arrivare fino al 20%, annunciando che dal 2025, con la scadenza di alcuni contratti per i contenuti, si arriverà a una drastica riduzione delle spese. Ma la speranza è che la separazione delle due anime dell’azienda generi valore. Entro giugno Tim annuncerà la nuova organizzazione, chiamata internamente "Out the box".
“Presenteremo al mercato i numeri, le possibili sinergie ed eventualmente per le varie attività i partner industriali e finanziari che ci potrebbero accompagnare in questo percorso"”, ha detto Labriola. E poi ha aggiunto sulla rete che “Cdp con Oper Fiber è chiaramente il partner industriale più interessante”. Ma non chiude neanche la porta a possibili partner finanziari che siano disposti a entrare direttamente in NetCo.
Secondo il numero uno dell'Asati Lombardi, non si possono fare commenti sui numeri che sono ovviamente negativi. Ma “il Piano Industriale 2022-2024 – dice – segna un’importante trasformazione basata sulla costituzione di due Società: NetCo e SerCo. Le due Società consentiranno di superare il modello di integrazione verticale di Tim, di migliorare la generazione dei flussi di cassa e di attrarre nuovi investitori finanziari. Con il nuovo Piano Industriale, Tim ha iniziato a dare risposte al mercato sulla sua linea di trasformazione e sviluppo. Questa trasformazione è caratterizzata da importanti discontinuità, sarà completata entro il primo semestre 2022 e consentirà un nuovo posizionamento di Tim, che dovrà certamente tener conto anche della possibilità di accordo con Open Fiber”.