Tim, Elliott rafforza presa e sale all'8,8%. E Iss l'appoggia
Tim, Elliott sale ancora. Anche il proxy advisor Iss a favore di Elliott per il cambio di cda
Il fondo americano Elliott rafforza la presa su Tim e sale all'8,8%. Il dettaglio degli acquisti e' stato comunicato alla Sec, la Consob americana.
Intanto, anche il proxy advisor Iss, dopo Glass Lewis, scende in campo a favore di Elliott e consiglia di votare all'assemblea di Tim del 24 aprile per la sua proposta di revoca e sostituzione di 6 consiglieri. Quelli proposti dal fondo statunitense, si legge nelle conclusioni del report di iss, "sono candidati italiani indipendenti, alcuni dei quali con rilevanti esperienze come amministratori delegati in societa' di media e telecomunicazioni". Vivendi, secondo Iss, "appare piu' uno svantaggio che un asset per Tim", e "la sua influenza non ha portato stabilita'": Tim, infatti, "ha visto la sostituzione di tre amministratori delegati in due anni e ricorrenti problemi con le Authority" e il governo italiano.
Da Iss, infine, l'invito a votare a favore della proposta di confermare l'Ad, Amos Genish, nel board, mentre viene suggerito il voto contrario alla politica di remunerazione dei manager e al piano di incentivi riservato allo stesso Genish. Nel consigliare il proprio voto alla proposta di Elliott, Iss ritiene inoltre "non realistiche" le rassicurazioni dell'amministratore delegato di Tim, Amos Genish, circa una diminuzione dell'influenza sulla societa' da parte di Vivendi, e non sarebbe neppure realistico, come sostenuto sempre da Genish, che Vivendi sia "un partner di Tim a lungo termine, con buone intenzioni e con una valida strategia industriale nel lungo periodo".
Insomma, l'ennesima giornata calda in casa Telecom Italia, il principale gruppo telefonico del Paese su cui e' in atto una delicata partita, se non per il suo controllo, almeno per la futura gestione della societa'. Nel pomeriggio si riunisce il consiglio di amministrazione che potrebbe presentare un ricorso d'urgenza al Tribunale di Milano contro la decisione del collegio sindacale di integrare l'ordine del giorno dell'assemblea del 24 aprile con la richiesta di Elliott di revocare e sostituire sei consiglieri in quota Vivendi, il primo azionista di Tim con il 23,9% del capitale.