Economia
Tim, il Mef sceglie Ubs come advisor. Ecco lo schema della nuova "netco"
Ancora molti i nodi da sciogliere: in primis come reperire le risorse per rilevare il 20% circa della rete
Tim, il Mef sceglie Ubs come advisor
Il Ministero dell'Economia ha optato per Ubs come consulente nelle negoziazioni riguardanti l'acquisto dell'infrastruttura, mentre il piano azionario dell'operazione da 21 miliardi sta prendendo forma. Come riporta il Corriere della Sera, la maggioranza del 65% della società dovrebbe essere assegnata al fondo statunitense Kkr, mentre il Tesoro ne otterrebbe il 20%. La porzione rimanente del 15% del capitale verrebbe condivisa tra l'operatore italiano F2i e, in misura minore, Cassa Depositi e Prestiti. In tal modo, gli investitori italiani avrebbero il controllo del 35% delle azioni, sufficiente per influenzare decisioni contrarie agli interessi nazionali.
Tuttavia, l'implementazione dell'operazione sarà un processo lungo e i progetti stanno subendo cambiamenti. In particolare, il Ministero dell'Economia dovrà destinare tra 2 e 3 miliardi di investimenti per partecipare direttamente in un'azienda, dopo un lungo periodo di assenza. Trovare tali fondi potrebbe risultare complesso, considerando la situazione finanziaria attuale che non presenta un'eccessiva liquidità, come evidenziato anche dalla Ragioneria dello Stato.
Inoltre, nota il Corriere, rimane da stabilire quali divisioni di Tim saranno incorporate nella nuova società di rete e quali rimarranno sotto il controllo dell'azienda di telecomunicazioni, oltre a definire il destino di alcune attività attraverso una terza opzione. Alcuni esperti del settore suppongono, ad esempio, che Sparkle, un'importante società specializzata nei cavi sottomarini, possa finire sotto il controllo di Cassa Depositi e Prestiti. La valutazione di Sparkle varia da 500 milioni a 1,5 miliardi a seconda delle prospettive. Sebbene Sparkle sia attiva in un fiorente mercato dei dati, sarà necessario investire e possibilmente cercare collaborazioni per affrontare la concorrenza delle grandi aziende tecnologiche che stanno posando cavi sottomarini in grande quantità.