Economia
Tim, Vivendi apre allo scorporo: "Pronti a rinunciare alla maggioranza"
Il primo azionista di Telecom Italia apre al possibile spacchettamento con coinvolgimento di Cdp
Il socio francese pronto a considerare uno scorporo dell'infrastruttura
Vivendi, primo azionista di Telecom Italia con il 23,8% del capitale, è pronto a fare un passo indietro dall’asset principale del gruppo, cioè la sua infrastruttura di rete, considerata strategica dal governo. Lo scrive Repubblica, secondo la quale "il colosso francese vuole dialogare con le istituzioni italiane e partecipare al rilancio del gruppo. Così, se Tim decidesse di portare avanti un piano di separazione dei servizi dall’infrastruttura, Vivendi non solo non si opporrebbe, ma sarebbe pronta a partecipare in minoranza, prospettiva a cui finora si era mostrata contraria".
Si tratta di una possibile svolta decisiva sul futuro della compagnia. "Vivendi è interessata a qualsiasi soluzione che promuova l’efficienza e la modernità della rete, preservando il valore del proprio investimento", spiega a Repubblica un portavoce del gruppo francese. "In questa prospettiva l’ipotesi di un controllo statale della rete, se fosse propedeutico a un progetto strategico a guida istituzionale, verrà certamente valutata con apertura". Il gruppo francese potrebe dunque non ostacolare la creazione di una rete unica, che nascerebbe dalla fusione tra Tim e Open Fiber, società concorrente controllata al 60% da Cdp