Economia

Tim, Vivendi non cambia la governance. Recchi presidente. De Puyfontaine vice

Il francese Arnauld de Puyfontaine resta vice presidente senza conferimento di deleghe. Cattaneo amministratore delegato

Vivendi lascia la governance invariata in Telecom Italia in attesa del pronunciamento dell'Antitrust europeo sul controllo sull'ex monopolista telefonico. La prima riunione del Cda ha visto infatti confermate "responsabilità e poteri già in essere" al presidente Giuseppe Recchi e all'amministratore delegato Flavio Cattaneo. Al vice presidente, Arnauld de Puyfontaine, anche amministratore delegato di Vivendi, "risultano attribuite le sole funzioni vicarie, come da statuto, senza conferimento di deleghe", si legge nella nota del gruppo. 

Nel dettaglio, poi, la nota Tim precisa che al presidente risultano attribuiti, in sintesi, oltre ai poteri e alle responsabilità di legge e statuto: l'identificazione delle linee guida dello sviluppo del gruppo, d'intesa con l'amministratore delegato, e la supervisione dell'elaborazione e della realizzazione dei piani strategici, industriali e finanziari. La supervisione della definizione degli assetti organizzativi, dell'andamento economico e finanziario, del processo di definizione delle linee guida del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. La responsabilita' organizzativa di Legal Affairs, Institutional Communication, Public Affairs, Brand Strategy and Media e Corporate Shared Value, nonche' il governo della Fondazione TIM; la supervisione in materia di security e sulla societa' TI Sparkle. La rappresentanza del gruppo nei rapporti esterni con le autorita', le istituzioni e gli investitori. 

Al Ceo, oltre alla rappresentanza legale, come da statuto, sono attribuiti, invece tutti i poteri necessari per compiere gli atti pertinenti all'attivita' sociale, ad eccezione dei poteri riservati al board e di quelli delegati al presidente esecutivo; la responsabilita' relativa al governo complessivo del gruppo, e dunque la responsabilita' di definire, proporre al Cda e quindi attuare e sviluppare i piani strategici, industriali e finanziari, la responsabilita' di definire gli assetti e tutte le responsabilita' organizzative per garantire la gestione e lo sviluppo del business in Italia e Sud America.

Il Cda ha proceduto altresi' all'accertamento del possesso dei requisiti d'indipendenza dei consiglieri Camilla Antonini, Franco Bernabe', Ferruccio Borsani, Lucia Calvosa, Francesca Cornelli, Dario Frigerio, Anna Jones, Felicite Herzog, Marella Moretti, Danilo Vivarelli.