Economia
Tim, Vivendi ritira la richiesta di revoca. Pax con Elliott. Titolo boom
Dietrofront di Vivendi sulla proposta di revoca di 5 consiglieri in quota Elliott, proposta che è stata all'ordine del giorno dell'assemblea di Tim di oggi. Un colpo di scena che, dopo mesi di scontri accesi e azioni legali che hanno portato l'azienda in stallo, ha messo subito le ali al titolo in Borsa (+2,48% a fine giornata) dove gli investitori apprezzano la ricomposizione del fronte degli azionisti che fino ad ora ne ha minato la governance.
"Abbiamo deciso di non perseguire la nostra proposta di revoca di 5 consiglieri del board purchè l'assemblea di esprima in tale direzione", sono state le parole del rappresentante di Vivendi il socio francese di Tim che aveva chiesto la revoca di 5 consiglieri in quota Elliot e che sarebbe andato incontro a una sconfitta quasi certa. Il rappresentante ha chiesto dunque all'assemblea di votare sulla richiesta di non perseguire il punto.
"Come tutti sapete Vivendi ha investito 4 miliardi in Telecom e come azionisti di lungo termine - ha detto la rappresentante del socio francese che ha il 23,94% del capitale - non vediamo espresso il potenziale delle azioni". Vivendi, ha ricordato la rappresentante, ha più volte chiesto che sia "ristabilita una governance più trasparente".
"Tuttavia - ha aggiunto - non siamo qui per rivedere tutto quello che è accaduto e per concentrarci su eventi che non possiamo modificare. Siamo qui per guardare avanti. Vogliamo un board che rispetti meglio l'azionariato in modo trasparente e inclusivo. Quindi dopo le parole espresse dall'amministratore delegato Gubitosi e dal presidente, Fulvio Conti, per una maggiore concordia affinché si possa lavorare tutti insieme per il bene dell'azienda Vivendi ha deciso di non portare avanti il punto all'odg sulla richiesta di revoca dei 5 consiglieri in quota Elliott, Fulvio Conti, Alfredo Altavilla, Massimo Ferrari, Dante Roscini e Paola Giannotti de Ponti".
L'annuncio dei francesi è arrivato subito dopo gli auspici espressi sia dal presidente sia dall'amministratore delegato. "Penso - ha detto Fulvio Conti in avvio dei lavori - sia giunto il momento di abbassare i toni e di tornare a lavorare tutti assieme alla realizzazione del piano industriale".
Ora, Gubitosi può concentrarsi sul piano di rilancio. Il manager ne ha parlato a margine dei lavori dell'assemlblea. "Tim ha la storia, la competenze e il know how per competere con orgoglio e successo con i peers europei. Puoi fare tantissimo per gli azionisti e per il paese". Il top-manager ha anche ricordato i primi risultati come l'accordo con Vodafone e come l'inizio delle discussioni con Open Fiber, oltre che l'accordo con i sindacati. "Lavoriamo per rendere più competitiva la società che ha grandi asset - ha detto ancora - ci sono tuttavia anche problemi che non sono stati affrontati in passato con sufficiente determinazione come l'incremento dei costi, l'erosione del flusso di cassa. Ma siamo cinvinti che il piano industriale avrà success, stabilizzando i ricavi, tagliando i costi e ottimizzando la spesa per investimenti".