Titoli di Stato, è “febbre” da Btp: ecco perché convengono - Affaritaliani.it

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Titoli di Stato, è “febbre” da Btp: ecco perché convengono

di Redazione Economia

I Btp forniscono garanzie a quel profilo di risparmiatore che cerca un rendimento stabile e duraturo nel tempo

Titoli di Stato, pochi rischi e rientro di soldi veloce e indolore

È "febbre" da Btp per i risparmiatori italiani, come dimostrano gli ultimi collocamenti effettuati dal Tesoro. Come spesso accade, quasi fosse un bene rifugio come l'oro, ci si rivolge ai 'Buoni' dello Stato nei periodi 'difficili' o di incertezze come quello l'attuale, caratterizzato da mercati azionari che non sembrano intraprendere una chiara tendenza rialzista, dall'inflazione che non riprende a calare con decisione, dagli spettri di recessione o quanto meno di una crescita debole dell'economia globale.

I Btp, nelle loro varie formule ('Italia', 'Valore', scadenze varie), forniscono in effetti garanzie a quel profilo di risparmiatore che cerca un rendimento stabile e duraturo nel tempo, che dia pochi rischi di erosione del capitale investito, e possibilità di rientrare in possesso dei propri soldi nel modo piu' veloce e indolore possibile.

Con il Btp Italia, per esempio, la minaccia inflazione e' azzerata, alla luce del fatto che con l'incremento del costo della vita sale anche il rendimento garantito al sottoscrittore. Nello specifico, il Btp Italia corrisponde ogni 6 mesi interessi a un tasso fisso sul capitale rivalutato sulla base dell'inflazione del semestre di riferimento.