Economia

Torna a crescere la produzione industriale a luglio ma va giù in un anno

Produzione industriale, secondo l'Istat la flessione annuale di luglio condizionata dal marcato calo del comparto energia (-10,1%)

Torna a crescere la produzione industriale a luglio ma va giù in 12 mesi la brusca frenata di giugno, ma i dati diffusi oggi dall'Istat mostrano una flessione di -0,3 per cento su base annua. Il dato su base mensile mostra a luglio un aumento della produzione industriale dello 0,4 per cento rispetto al mese di giugno, mentre la precedente rilevazione indicava una flessione dello 0,3 per cento. Il recupero dei livelli di produzione su base mensile e' associato - spiega la nota diffusa dall'Istat - ad una tendenza trimestrale negativa: nella media del trimestre maggio-luglio 2016 la produzione e' diminuita dello 0,5 per cento rispetto al trimestre precedente. Corretto per gli effetti di calendario, a luglio 2016 l'indice e' diminuito in termini tendenziali dello 0,3 per cento (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 23 di luglio 2015).

Nella media dei primi sette mesi dell'anno la produzione - prosegue la nota - e' aumentata dello 0,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'indice destagionalizzato mensile - precisa la nota Istat - presenta variazioni congiunturali positive in tutti i principali raggruppamenti; aumentano i beni di consumo (+2,0 per cento), i beni strumentali (+1,1 per cento), i beni intermedi (+0,9 per cento) e l'energia (+0,5 per cento). A luglio 2016 la flessione tendenziale dell'indice generale corretto per gli effetti di calendario appare condizionata dal marcato calo del comparto dell'energia (-10,1 per cento).

Aumenti si rilevano invece in tutti gli altri principali comparti: beni intermedi, 1,7 per cento; beni strumentali, +1,1 per cento; beni di consumo, +0,2 per cento. Per quanto riguarda i settori di attivita' economica, a luglio 2016 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+18,3 per cento), della fabbricazione di mezzi di trasporto (+3,1 per cento) e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+2,5 per cento). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori dell'attivita' estrattiva (-18,5 per cento), della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-8,6 per cento) e delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (- 3,9 per cento).