Economia
Toyota si allea con Uber.Auto in leasing low cost ai conducenti
Il colosso automobilistico nipponico entra nel capitale di Uber
Toyota Motor ha siglato un accordo di alleanza strategica (acquistando una quota del capitale) con Uber Technologies. L'accordo con la societa' di servizi per il trasporto a chiamata (ride-hailing) prevede tra l'altro un investimento da parte della multinazionale nipponica ed e' volto ad aumentare il numero dei conducenti delle auto affiliate a Uber. Le due societa' intendono infatti offrire ai conducenti di Uber nuovi veicoli tramite un programma di leasing di nuova concezione gestito dal braccio finanziario di Toyota. L'accordo e' l'ennesimo siglato da un produttore automobilistico per ampliare la propria presenza al mondo del noleggio conducenti a chiamata con l'obiettivo ultimo di cavalcare l'onda dei cambiamenti nelle modalita' di fruizione dei servizi di trasporto in particolare nelle aree urbane. Uber e il suo principale concorrente negli Stati Uniti, Lyft, hanno siglato diversi accordi con le case per ampliare il numero dei conducenti.
Tramite l'offerta di leasing finanziari e opzioni di noleggio, puntano a incoraggiare sempre piu' persone ad accedere ai loro servizi e a sfruttare le tariffe per rimborsare i canoni. A marzo Lyft ha iniziato a testare un servizio che consente ai conducenti di noleggiare veicoli di General Motors alla tariffa di 99 dollari la settimana, piu' 20 centesimi di dollaro per miglio percorso. Tra l'altro la casa di Detroit ha investito anche 500 milioni di dollari in Lyft nel quadro di un accordo di alleanza volto ad ampliare i propri servizi per la mobilita'. Da parte sua Uber, tramite una collaborazione con Enterprise Rent-a-Car, offre noleggi a 210 dollari la settimana a Denver, Los Angeles, San Diego, San Francisco, Boston, Chicago e New Jersey. La societa' californiana ha inoltre costituito un braccio finanziario denominato Xchange Leasing per offrire contratti di leasing su auto fornite da un network di concessionari.
Uber si e' per il momento limitata a precisare che la collaborazione con Toyota sara' aggiuntiva rispetto ad altri servizi gia' offerti. Le due societa' non hanno per il momento fornito ulteriori dettagli in particolare sulle tempistiche dell'offerta e sui termini finanziari anche se trapela un valore nell'ordine dei 100 milioni di dollari, molto meno di quanto investito da altre case negli ultimi mesi. Toyota e' infatti solo l'ultimo produttore a fare il suo ingresso in un settore come quello del ride hailing, che per alcuni analisti potrebbe ridimensionare il desiderio dei consumatori all'acquisto di automobili. GM sta per esempio lavorando con Lyft su diversi progetti, tra cui servizi di noleggio specifici e un programma di prova delle Chevrolet Bolt a guida autonoma per flotte di taxi. Tra l'altro per Toyota si tratta dell'ennesima dimostrazione del cambio di passo rispetto al passato nel suo approccio verso le nuove tecnologie, per anni sviluppate internamente prima di aprirsi soprattutto a operatori dell'high tech.
La casa nipponica ha per esempio creato ad aprile una joint venture con Microsoft per raccogliere e analizzare dati dei veicoli Toyota e Lexus e negli ultimi mesi ha iniziato ad assumere esperti esterni per accelerare i propri progetti di sviluppo delle tecnologie per la guida autonoma e l'intelligenza artificiale. L'accordo tra Uber e Toyota ha tra l'altro seguito un analogo annuncio di Volkswagen. La casa automobilistica tedesca ha infatti deciso di investire nella start-up israeliana Gett gia' operativa in dozzine di citta' di tutta l'Europa con i suoi servizi di trasporto a chiamata. Il segnale piu' forte del crescente interesse verso le nuove tipologia di mobilita' urbana e' stato pero' lanciato da Apple che ha investito ben 1 miliardi di dollari Didi Chuxing Technology Co., societa' cinese diretta concorrente di Uber.