Economia
Trasporti, il sistema che verrà: l'Italia punti anche su turismo-territorio
Da troppo tempo il sistema del trasporto pubblico è ancorato su vecchi e superati paradigmi, ora serve una visione innovativa della mobilità collettiva
Come sostiene Banca d’Italia nell’Occasional Papers 202, “il Trasporto Pubblico Locale costituisce un importante fattore di crescita e competitività dei territori”, a conferma della posizione di ASSTRA secondo cui “Il Trasporto Pubblico Locale è un grande valore per la collettività perchè apre le porte delle nostre città, rende godibile il nostro Paese a tutti e sostiene le altre attività economiche del territorio, che diventa attrattivo a livello abitativo, a livello aziendale, a livello turistico”.
Il Turismo nel nostro Paese genera un valore aggiunto di circa 600 miliardi di Euro, circa il 6 per cento del valore aggiunto lordo totale dell’economia dell’Ue. L’Italia occupa il primo posto in Europa per le strutture ricettive sul totale UE (più del 30%) e al secondo posto per quota di presenze di clienti di residenza estera (50%). Il 2022 ha fatto registrare più di 400 milioni di presenze in Italia, di poco inferiore ai dati del 2019 con 436 milioni di presenze, pari al 15% delle presenze negli esercizi ricettivi nel complesso dei Paesi Ue27.
Il turismo è un elemento centrale nello sviluppo di tutte le regioni d’Italia ed il TPL ricopre da sempre una posizione strategica nelle dinamiche economiche e turistiche. Numeri che devono far riflettere sul reale impatto del TPL nel settore del turismo: infrastrutture e servizi ferroviari, automobilistici, marittimi.
Elementi che costituiscono la struttura portante del «sistema Territorio – Turismo – Trasporti» per sostenere flussi di mobilità che oggi non possono più considerarsi esclusivamente di natura sistematica ed abitudinale ma che devono cogliere le potenzialità offerte dal territorio e dal turismo. Il settore dei trasporti in Italia, dopo decenni di completo abbandono in termini di programmazione degli investimenti e realizzazione degli interventi, oggi vive una sorta di «Rinascimento».
La spesa complessiva del MIT per il 2023 è allocata su 5 missioni e 14 programmi. Il 90% della spesa finale complessiva del Ministero, per l'anno 2023 pari a 18.436,7 milioni di Euro, è allocata su due missioni:
• Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto, per circa 11 miliardi di Euro;
• Infrastrutture pubbliche e logistica, per 5,9 miliardi di Euro.
Negli ultimi 20 anni (2000-2020) la spesa primaria media annua, al netto delle partite finanziarie, è risultata pari a 33,1 miliardi di Euro, valori distanti dalla soglia dei 40 miliardi di Euro registrata nel 2001 e nel 2007. Con la pandemia lo Stato ha adottato una politica compensativa sulla spesa primaria netta (circa 2 miliardi di Euro) che sarà maggiormente visibile nei Conti Pubblici Territoriali del 2021, 2022 e 2023. Nel 2020 i territori che presentano i valori più elevati sono la Lombardia (20,7%), il Lazio (14,1%), l’Emilia Romagna (8%), il Veneto (7,5%) e la Campania (7,4%).