Economia

Tria stronca Salvini sulla manovra trumpiana. "Ue, sicuro di un accordo"

Il ministro dell'Economia si dice sicuro del raggiungimento di un'intesa con Bruxelles sulla procedura d'infrazione. Ecco perché

Giovanni Tria tiene la barra dritta sui conti pubblici, facendo parlare i numeri e tenendo conto del contesto economico di riferimento. Condotta che, da una parte, stronca le velleità propagandistiche del vicepremier leghista Matteo Salvini e dall’altra, senza fare lui stesso propaganda, è sicuro d’incassare un accordo con l’Europa che consentirà al nostro Paese di scampare la procedura d’infrazione per debito eccessivo.

Salvini Rocky
 

Ministro ci sarà una manovra 'trumpiana' viste le dichiarazioni del vicepremier Salvini dopo gli incontri con i vertici dell'amministrazione americana? Una manovra ‘trumpiana' 'implica avere il dollaro e noi abbiamo l'euro. Però a parte questo la nostra manovra è quella scritta nel documento di economia e finanza: una politica fiscale prudente, ma compatibile con la necessità di crescere di più”, ha tagliato corto infatti il ministro dell’Economia ad Euromoney in un grande albergo londinese a chi gli chiedeva conto delle dichiarazioni di Salvini. 



Ieri, in visita a Washington, il leader della Lega aveva infatti spiegato che la prossima legge di Bilancio “dovrà essere trumpiana” e cioè un taglio drastico delle tasse su imprese e persone fisiche e una semplificazione burocratica, misure che però, come sottolineato da Tria, dovranno confrontarsi con i numeri, la sostenibilità del debito pubblico italiano e l’architrave comunitaria. Un altro mondo rispetto agli Stati Uniti. Per cui, secondo Tria, per la flat tax che ha effetto sul bilancio dello Stato, si dovrà tener conto "di come viene ideata, dei tempi di applicazione in un perimetro che è quello fissato dal quadro macroeconomico e di finanza pubblica approvato dal Parlamento".

Sulla procedura, il numero uno del Tesoro ha ribadito invece di essere fiducioso che l'Italia eviterà le sanzioni per la violazione della regola di riduzione del debito ”nel dialogo in corso con la Commissione europea. Riusciremo a raggiungere un accordo”, ha sottolineato infatti il ministro di fronte ad esponenti della finanza internazionale raccolti ad Euromoney.

di maio tria
 

“L'Italia eviterà la procedura europea per violazione del patto di stabilità perchè con il deficit/pil quest'anno al 2,1-2,2% sarà compensato il mancato rispetto dell'obiettivo 2018. E, quanto alle vicende politiche interne, occorre distinguere tra fatti e rumors elettorali. Questi i messaggi con i quali Tria, si è presentato a esponenti della finanza raccolti da Euromoney in un grande albergo londinese. Una mezz'ora di botta e risposta sul caso Italia, prima di un incontro con gli investitori al London Bloomberg Building e un rapido scambio di battute (più di cortesia che altro) con il cancelliere dello Scacchiere Hammond

Giuseppe Conte ape

 

"La situazione economica non è molto buona perchè abbiamo avuto uno choc macroeconomico nella seconda parte del 2018, situazione che però ha riguardato l'intero settore manifatturiero in Europa e ciò ha creato incertezza sul futuro, ha avuto un impatto sugli investimenti con il rinvio dei piani previsti". Poi c'è stato "l'impatto dell'incertezza politica che ha avuto effetto sul debito sovrano, incertezza eliminata quando abbiamo raggiunto l'accordo con la Commissione europea a fine anno e abbiamo dimostrato che la posizione dell'Italia in Europa e' solida e non potevano esservi dubbi sulla volonta' dell'Italia di restare membro della Ue".

Alle domande a raffica all'apertura della conferenza finanziaria di Euromoney, Tria ha reagito presentando la linea già nota del governo in fase di accelerazione per trovare una risposta convincente entro giovedì, quando a Bruxelles si riuniranno i capi di Stato e di Governo e il premier Conte cercherà di smuovere la condizione di isolamento politico nella quale si trova l'Italia in questa fase. Ed evitare, conseguentemente, la procedura sul debito.  La fiducia sull'Italia "si è erosa soprattutto nella seconda metà dell'anno" per quei "due motivi concomitanti", appunto l'incertezza della posizione italiana in Europa e il rallentamento economico generale causato principalmente dal commercio internazionale".

Ma occorre stare ai fatti, ha aggiunto Tria perchè un conto sono i "rumors elettorali" e un conto sono i dati reali. Il ministro riconosce che l'incertezza politica sulla posizione dell'Italia nella Ue ha avuto un effetto sugli spread dei titoli sovrani. La situazione adesso è complicata: da un lato la procedura europea; dall'altro lato "siamo di nuovo in crescita positiva però molto bassa, a fine anno il Pil stimato aumenterà dello 0,2% visto che ci aspettiamo una ripresa nella seconda parte dell'anno anche per l'impatto sulla domanda interna delle misure sul welfare e di rilancio degli investimenti pubblici".

(Segue...)