Economia

Triple Sea Food: crescita costante e nuove prospettive a Brera (e non solo)

Il gruppo fa parte di Lmdv Capital, il fondo di Leonardo Maria Del Vecchio. E sul Twiga...

Triple Sea Food: crescita costante e nuove prospettive a Brera (e non solo)

Triple Sea Food, il gruppo di ristoranti approdato a Milano nel 2022, continua a guadagnare terreno con risultati concreti. Con un fatturato di 10,2 milioni di euro nel 2023 e una previsione che supera i 20 milioni per il 2024, l’azienda si conferma come un attore in rapida crescita nel panorama della ristorazione. Un EBITDA del 16,1% sottolinea una gestione solida, che punta a consolidare il proprio ruolo in un mercato altamente competitivo.

Una visione che abbraccia qualità e tradizione

Triple Sea Food nasce con un’idea chiara: riportare in auge Brera, un quartiere che ha rischiato di diventare solo una meta turistica. Con il ristorante VESTA, aperto in Via Fiori Chiari, il gruppo ha dato vita a un ambiente che mescola tradizione e innovazione, con un’attenzione particolare alla cucina mediterranea. L’Executive Chef Giorgio Bresciani reinterpreta piatti classici con un approccio contemporaneo, mantenendo l’essenza della tradizione italiana.

Ma il progetto non si ferma a VESTA. Con l’apertura di Casa Fiori Chiari, il gruppo ha voluto espandere la propria presenza a Brera, recuperando un antico edificio milanese e creando uno spazio che unisce eleganza storica e modernità. Con quasi 140 posti a sedere, Casa Fiori Chiari offre una proposta culinaria che mette al centro la qualità degli ingredienti e la semplicità della cucina mediterranea. Un dettaglio che merita attenzione è il processo di lavorazione dell’impasto per la pizza, descritto come una "nuvola gustosa" per la sua leggerezza e digeribilità.

Infine, la Trattoria del Ciumbia rappresenta un omaggio alla tradizione lombarda, reinterpretata con un tocco moderno. Il ristorante, progettato dallo studio Dimorestudio, unisce design e cucina, creando un ambiente raffinato che richiama l’avanguardia artistica di Brera. Qui, l’Executive Chef Paolo Rollini propone piatti milanesi rivisitati, puntando su ingredienti locali e su un approccio “farm-to-table” che privilegia la sostenibilità.

Progetti futuri e indiscrezioni

Mentre Triple Sea Food si concentra sul rafforzamento della propria offerta, non mancano voci su una possibile acquisizione del Twiga, il celebre locale di proprietà di Flavio Briatore. Sebbene non ci siano conferme ufficiali, l’interesse verso questo tipo di operazioni potrebbe indicare una strategia di espansione più ampia, con l’obiettivo di diversificare ulteriormente l’offerta e consolidare la presenza del gruppo nel segmento dell’ospitalità di alto livello.

Il 2024 sarà un anno cruciale per Triple Sea Food, non solo per i numeri attesi, ma anche per le eventuali mosse strategiche che potrebbero cambiare gli equilibri del settore. Le scommesse sono aperte.