Economia

Ue,Conte: 'C'è svolta ma ​​​​​​​sono cauto'.Frugali verso ok a 390 mld d'aiuti

Si va verso un'intesa con ridimensionamento dei sussidi da 500 a 390 miliardi. "C'è stata una svolta ma sono cauto" è il commento del premier Conte

VERTICE UE, CONTE: "C'E' STATA UNA SVOLTA MA RESTO CAUTO"

"Mi sembra che il clima sia cambiato ieri sera dopo questa posizione molto più dura da parte Italia, Spagna, Portogallo, ovviamente anche Francia e Germania, ma mettiamoci anche la Grecia". Sono queste le parole scelte da Giuseppe Conte per fornire l'aggiornamento attesissimo sulla trattativa per il Recovery Fund, andata avanti fino all'alba di questa mattina. In attesa della plenaria, il presidente del Consiglio, ha sottolineato che grazie a tutto un fronte, con l'Italia "esposta maggiormente", c'è stata "una svolta", quando "gli abbiamo fatto comprendere chiaramente che non si può pensare a portare avanti un negoziato che porti tutto al ribasso. Su questo siamo inflessibili". 

Fra i nodi più difficili da sciogliere non solo l'entità dei sussidi ma anche ciò che riguarda la cosiddetta governance. "C'è stato uno scontro in questi giorni. Io non permetterò mai che un singolo Paese possa avere il monopolio o la possibilità di un sistema di controllo e verifica. Spetta agli organi comunitari e su questo io non mollo e non permetterò mai che avvenga", ha rassicurato Conte. "Fino a quando non c’è la stretta finale e non valutiamo tutti gli aggiornamenti e le poste contabili dobbiamo essere cauti".

Il premier italiano ha raccontanto la nottata riferendo di "un duro confronto". Ha spiegato, rivolgendosi ai fruguli, "che dobbiamo avere un limite per la dignita' dell'Italia e degli altri Paesi. Se il piano viene riempito di ostacoli che ne compromettono l'efficacia non serve a nulla. Ho richiamato tutti a un'assunzione di responsabilita'. Stiamo offrendo una risposta europea, non possiamo guardare il nostro ombelico nazionale". 

Vertice Ue, Merkel: c’è quadro per possibile accordo

"Abbiamo lavorato su un quadro per un possibile accordo, e' un passo avanti e da' la speranza che forse oggi ce ne possano essere altri o che un accordo sia possibile", ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel arrivando al Consiglio europeo per la quarta giornata di negoziati sul Recovery Fund e il bilancio Ue. "I negoziati - ha aggiunto - sono incredibilmente duri, ma situazioni straordinarie richiedono uno sforzo straordinario, spero che le divergenze residue possano essere superate". Quanto al nodo delle sovvenzioni ha ribadito che "concordare una parte sostanziale di sovvenzioni è la risposta di cui abbiamo bisogno per una situazione eccezionale”, aggiungendo di essere "molto lieta" di aver lanciato a maggio insieme al presidente francese un programma "davvero sostanzioso" per il piano di ripresa europeo.

Vertice Ue, Macron: possibile compromesso ma resto cauto

"Iniziamo questo quarto giorno di negoziati con la possibilità di un compromesso. Ma resto estremamente prudente. Elementi si sono materializzati nella notte per cercare di trovare un accordo sul volume totale del Recovery Fund e la parte delle sovvenzioni, l'argomento piu' sensibile delle ultime ore. C'e' lo spirito per arrivare al compromesso". Cosi' il presidente francese, Emmanuel Macron, arrivando al vertice Ue. "Ci sono stati momenti molto tesi, ci sono momenti ancora difficili, ma senza dubbio ci sono stati progressi. Ora bisogna entrare nei dettagli della nuova proposta, che dovra' essere" si' "un compromesso, ma dovra' mantenere l'ambizione di una grande politica europea per il futuro dell'Europa", ha aggiunto Macron. 

Vertice Ue, von der Leyen: "Siamo in giusta direzione"

"Dopo tre giorni e tre notti entriamo nella fase cruciale, ma ho l'impressione che i leader Ue vogliano davvero un accordo, stanno mostrando reale volonta' di trovare una soluzione, un accordo ci serve per i cittadini, per la Ue. Sono positiva per oggi, non ci siamo ancora ma le cose si muovono nella giusta direzione": lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen entrando al vertice Ue.

Vertice Ue, (media) Rutte: progressi a Vertice, bene su governance

Malgrado le tensioni durante la notte, nel complesso sono stati compiuti alcuni progressi nella trattativa. Lo dice il primo ministro olandese, Mark Rutte, al termine della lunga maratona negoziale dei leader Ue. Secondo quanto riporta Politico, Rutte ha affermato che i leader hanno discusso a lungo sul cosiddetto "super freno di emergenza", legato alla governance del Recovery Fund, un meccanismo che che consentirebbe a qualsiasi paese di rallentare l'erogazione di fondi sollevando un'obiezione dinanzi al Consiglio europeo o all'Ecofin. "Ora c'e' un ottimo testo di bozza di quel meccanismo, che ritengo stia lentamente guadagnando consenso", ha aggiunto Rutte, "sono davvero contento, perche' questa e' stata una condizione cruciale per noi" e per fare in modo "di costruire quel ponte tra prestiti e sovvenzioni". Rutte inoltre ha negato che i quattro frugali si siano divisi, con la Danimarca e la Svezia piu' aperte all'idea di discutere dei prestiti, mentre Austria e Paesi Bassi ancora contrari. "Siamo davvero sulla stessa linea", ha detto.

Vertice Ue: Kurz, "La cosa migliore? I 'frugali' uniti"

La "migliore decisione" dell'Austria e' stata quella di unirsi al "gruppo dei 'frugali'" (quattro Paesi all'inizio -Austria, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi, ora diventati cinque, con la Finlandia), perche' "siamo piccoli Paesi che non avrebbero peso da soli: questo risultato non ci sarebbe mai stato se fossimo stati da soli". Lo ha detto il cancelliere austriaco, il conservatore Sebastian Kurz, che alla radio nazionale Orf ha parlato di "ottimo risultato" raggiunto a Bruxelles nella trattativa sul RecoveryFund.

Vertice Ue: Kurz, ottimo risultato riduzione del Recovery Fund

Il cancelliere austriaco, il conservatore Sebastian Kurz, ha assicurato a Bruxelles che si e' arrivati a una "chiara riduzione" dell'importo delle sovvenzioni, i trasferimenti diretti da non restituire, sul Recovery Fund per il dopo-pandemia. "Oggi e' stato raggiunto un ottimo risultato, i negoziati non si sono ancora conclusi, continueranno a breve", ha detto Kurz alla radio pubblica austriaca ORF, senza specificare specificatamente il risultato di cui parla. Ma i media austriaci sostengono, citando "fonti del Consiglio europeo ", che ci sarebbe un impegno in modo che dei 750 miliardi di euro del fondo, 390 miliardi di euro siano trasferimenti diretti. "Abbiamo gia' negoziato per tre giorni, l'ultimo round di negoziati e' durato piu' di 20 ore, ma possiamo essere molto soddisfatti: siamo riusciti a ridurre chiaramente l'importo totale". 

Vertice Ue, Conte: due proposte da Michel a 400 e 390 mld di sussidi

Il presidente del consiglio europeo Charles "Michel non ha anticipato null'altro ma ha detto che proporra' oggi una soluzione con una riduzione dei grants a 400 miliardi e una 390 miliardi". E' quanto ha anticipato il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, arrivando in hotel dopo la nottata di trattative sul 'Next generation Ue'. "La soluzione da 400 miliardi" di sussidi nel Recovery plan "condurrebbe un maggiore sconto (rebates, ndr) per i Paesi che ne hanno diritto e quella da 390 miliardi un minore sconto", ha spiegato. 

Vertice Ue, Conte: indirizzato verso soluzione governance più corretta

"Abbiamo indirizzato il procedimento di verifica e controllo dello stato di avanzamento dei progetti, secondo una piu' corretta soluzione rispettosa delle competenze dei vari organi definite dai trattati". Cosi' il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al suo arrivo in albergo al termine della trattativa notturna sul recovery fund, ha risposto a chi gli chiedeva se c'e' una soluzione possibile sulla governance del recovery fund, che elimini il meccanismo di veto sui piani di riforma nazionali.  

Vertice Ue, quarta giornata: si ricomincia oggi alle 16

Un'altra nottata di trattative a vuoto a Bruxelles sul Recovery Fund e il bilancio pluriennale della Ue. Una nuova lunghissima notte di bilaterali, riunioni ristrette e mini-summit che non e' bastata a piegare la resistenza dei frugali (Austria, Danimarca, Svezia e Olanda) piu' la Finlandia, che anche se con posizioni diverse emerse durante la notte, chiedono di ridurre il volume di fuoco della risposta europea alla crisi economica scatenata dalla pandemia. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha riconvocato la plenaria per oggi pomeriggio alle 16 nel tentativo di andare a oltranza e arrivare all'intesa. Un'intesa che oggi sembra sembra meno lontana. La partita si gioca sulla composizione del Recovery e in particolare sull'entita' dei sussidi che saranno concessi agli Stati membri: Michel proporra' la riduzione dei sussidi a 400 miliardi oppure a 390 miliardi rispetto ai 500 iniziali e ai 450 della secondo bozza. "Michel ha detto che proporra' oggi una soluzione con una riduzione dei sussidi a 400 miliardi e una a 390 miliardi", ha anticipato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, arrivando in hotel dopo la nottata di trattative sul 'Next generation Ue'.

"La soluzione da 400 miliardi" di sussidi nel Recovery plan "condurrebbe un maggiore sconto (rebates) per i Paesi che ne hanno diritto e quella da 390 miliardi un minore sconto", ha spiegato.  "In questo momento ci stiamo avvicinando allo zoccolo duro delle rispettive posizioni e il confronto diventa piu' risolutivo: spero si possa iniziare a valutare alcuni aggiornamenti delle poste, frutto dell'intensa negoziazione di questi giorni", ha aggiunto Conte. Quanto all'altro nodo sul tavolo, quello della governance, ovvero come sarà deciso di approvare i piani nazionali di riforma presentati dai paesi membri, la proposta Michel prevede il ricorso alla maggioranza qualificata e non all'unanimita' e sul punto c'è una larga convergenza dei paesi, ma rimane la resistenza dei frugali, soprattutto dell'Olanda. Sulla governance, ha aggiunto Conte, "abbiamo indirizzato il procedimento di verifica e controllo dello stato di avanzamento dei progetti secondo una piu' corretta soluzione, rispettosa delle competenze dei vari organi definite dai Trattati".     

Secondo fonti italiane la convocazione del consiglio europeo sul 'Next generation Ue' per oggi pomeriggio, dopo la trattativa notturna è "un passo in avanti".  E anche Sebastian Kurz, cancelliere austriaco e uno dei leader dei frugali ha scritto su Twitter che Questa mattina anche il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, esponente dei "frugali", ha scritto un tweet che si puo' "essere molto soddisfatti del risultato".