Economia

UniCredit accantona altri 8,1 miliardi su crediti. Al via l'assemblea

I soci di UniCredit sono chiamati ad approvare l'aumento di capitale da 13 miliardi di euro

Al via l'assemblea straordinaria degli azionisti di Unicredit chiamata a deliberare l'aumento di capitale da 13 miliardi di euro varato dal cda e annunciato agli investitori lo scorso 13 dicembre a Londra dall'a.d. Jean Pierre Mustier, nell'ambito del nuovo piano strategico. I principali azionisti di Unicredit, ricorda MF, sono Capital Research and Management con il 6,725%, il fondo di Abu Dhabi Aabar con il 5,042% e BlackRock con il 4,825%. Il mondo delle fondazioni detiene nel complesso circa il 9-10% con Cariverona che possiede il 2,7%, Fondazione Crt il 2,3% e Carimonte circa il 2%. Cariverona e Crt potrebbero aderire all'aumento, mentre altre fondazioni parrebbero meno propense, con il risultato che il mondo delle fondazioni dovrebbe diluirsi. Propenso a sottoscrivere pro-quota l'aumento si dice sia anche il fondo Aabar.

Tra gli altri soci da tenere d'occhio, ci sono anche Leonardo Del Vecchio con circa il 2% e Francesco Gaetano Caltagirone con l'1%. Sull'aumento di capitale "c'e' interesse di molti investitori istituzionali, europei e americani", ha affermato l'amministratore delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier, aggiungendo che "in queste settimane ne ho incontrati oltre 200. Il momento e' favorevole: la prospettiva di un rialzo dei tassi e dell'inflazione ha fatto tornare l'interesse sul settore bancario". "Inoltre -ha messo in evidenza il banchiere- finito l'effetto referendum, il rischio percepito sull'Italia e' diminuito: pesa positivamente la sostanziale continuita' del Governo".

"Il piano da 20 mld per le banche - ha aggiunto - rende il settore finanziario italiano particolarmente interessante agli occhi di investe". Quanto alla possibilita' che qualche banca internazionale colga l'occasione per diventare azionista di Unicredit, Mustier ha precisato che "avremo solo investitori finanziari. Il nostro e' un piano di crescita organica. Non abbiamo intenzione di trasformarlo in qualcosa di diverso".

Su richiesta della Consob, la banca ha inoltre precisato che non esistono vincoli per realizzare l'aumento di capitale da 13 miliardi entro il primo trimestre dell'anno in corso e che la ricapitalizzazione non e' stata richiesta dalle autorita' di vigilanza. L'istituto inoltre rende noto che in data 10 gennaio ha ottenuto l`accertamento della Banca d`Italia che le modifiche statutarie proposte nel contesto dell`operazione non risultano in contrasto con il principio della sana e prudente gestione.

Nella stessa data UniCredit ha ricevuto l`autorizzazione della Banca Centrale Europea a computare nel Common Equity Tier 1 le azioni rivenienti dall`aumento di capitale. Unicredit ha inoltre precisato che il miglioramento della qualita' dell'attivo comportera' appostamenti di rettifiche aggiuntive sui crediti per un importo complessivo pari a circa 8,1 miliardi euro da registrarsi nel quarto trimestre 2016.