Economia
UniCredit guarda all'ex banca di Putin.Orcel apre la due diligence su Otkritie
In crisi di liquidità durante la crisi del rublo per la politica del Cremlino è stata nazionalizzata dalla Banca Centrale. Ora è il 6° gruppo bancario del Paese
L'M&A di Piazza Gae Aulenti
Andrea Orcel mette gli occhi sulla russa Otkritie Bank, banca in passato nell’orbita del “cerchio magico” di Vladimir Putin e che il Cremlino, durante la tempesta perfetta del 2014-2017 del crollo del prezzo del petrolio, delle sanzioni internazionali post-Ucraina e della crisi del rublo aveva usato come longa manus per risolvere a debito le difficoltà di altri istituti di credito russi e salvata a sua volta, dopo una pesante crisi di liquidità per la fuga dei depositi, dal fallimento grazie a un intervento della Banca Centrale Russa ad agosto 2017.
Quello di Otkritie Bank era stato il primo salvataggio pubblico per una delle 10 principali banche private quotate della Federazione, una dei grandi istituti di credito “sistemici” russi e per cui l’istituto guidato dalla banchiera centrale Elvira Nabiullina, fedelissima di Putin, aveva anche fatto ricorso per la prima volta alle risorse del Fondo per il consolidamento del settore bancario di Mosca.
Completato il processo di risanamento con la vendita di asset tossici a luglio del 2019 e dopo una serie di promozioni da parte delle agenzie di rating, secondo quanto ha riferito Bloomberg, la Central Bank of Russian Federation sta valutando una doppia opzione per l’uscita dal capitale: la vendita o un’Ipo, operazione sempre mettere a segno entro fine 2022.
Otkritie è il sesto gruppo bancario più grande del Paese per attivi, con circa 480 filiali presenti in tutta la Federazione e, grazie a una rapida crescita del business (una delle più alte del settore finanziario nazionale), nei primi nove mesi dello scorso anno ha quasi raddoppiato i propri profitti a quota 788 millioni di dollari.
L'istituto di piazza Gae Aulenti, già presente in Russia dal 1989, ha appena avviato la due diligence. Il dossier rientrerebbe nella strategia del nuovo capo di UniCredit, fuoriclasse dell'investment banking, di ricorrere anche alla leva dell’M&A per accelerare il raggiungimento dei target del nuovo piano industriale UniCredit Unlocked.
@andreadeugeni