Economia
UniCredit, il risiko? A fine anno. Il piano e la leva accessoria dell'M&A
La prima di Orcel con gli analisti finanziari
"In primo luogo - ha spiegato Orcel agli analisti, riprendendo alcuni aspetti anticipati nella lettera di saluto ai dipendenti - mettere i clienti al centro di tutto ciò che facciamo. I nostri clienti e le comunità di cui fanno parte sono il motivo per cui esistiamo e questo obiettivo è coerente con il nostro successo. In secondo luogo, metteremo la tecnologia al centro della nostra attività. La incorporeremo in tutti i nostri processi decisionali, processi mentali e in tutto ciò che facciamo, facendolo diventare parte del Dna di UniCredit. In terzo luogo, ridurremo la complessità".
Voglio "responsabilizzare i colleghi all'interno di un chiaro quadro di controllo e rischio. Semplificheremo il modo in cui lavoriamo insieme, rafforzando le nostre tre linee di difesa e creando un'attività fiorente. Tuttavia, qualsiasi trasformazione di questo tipo in un'istituzione delle dimensioni di UniCredit richiederà tempo. Un processo disciplinato per affrontare questo problema è fondamentale. Sono determinato nel vederlo accadere il prima possibile, tale è il suo significato sia per il nostro successo che per la nostra cultura. Sebbene questi tre temi centrali guidino il nostro percorso strategico, ci sono molti altri argomenti che affronteremo nel nuovo piano”, ha aggiunto ancora.
Dal punto di vista del business, il banchiere ha sottolineato che le priorità ora saranno “rinvigorire il margine di interesse, rafforzare i ricavi e ottenere una forte generazione organica di capitale”. “Lo faremo con una rigorosa disciplina sui rischi - ha aggiunto - e per questo dobbiamo riconoscere che ci vorrà tempo”. In mezzo la leva dell'M&A per accelerare il raggiungimento/miglioramento dei target derivanti da crescita sostenibile della redditività. Le skill per l'execution ci sono. Parola del Cristiano Ronaldo dei banchieri.
@andreadeugeni