Economia
Unicredit, nuovo piano da 10 miliardi per sostenere famiglie e imprese
Dai bonus alle commisioni sui Pos: la banca punta a dare un rinnovato sostegno concreto a privati e aziende, soprattutto sul fronte inflazionistico
Per quanto riguarda le imprese, tra i provvedimenti più significativi vi sono invece: un plafond da 6 miliardi di euro per nuovi finanziamenti destinati a sostegno delle imprese del settore del turismo, alle eccellenze del Made in Italy e alle imprese operanti nelle Zone Economiche Speciali (ZES) italiane. Per agevolare gli investimenti che richiedono tempi più lunghi per entrare a regime, è possibile un preammortamento fino a 36 mesi durante il quale rimborsare solo la quota interessi. Nel piano troviamo anche una moratoria fino a fine anno sulla quota di capitale dei finanziamenti a medio e lungo termine in essere per tutte le imprese che non abbiano già usufruito di garanzie pubbliche. Infine, Unicredit ha pensato a un azzeramento delle commissioni POS per gli esercenti con fatturati entro il milione di euro per le transazioni eseguite nei punti vendita fisici con importi fino a 10 euro.
Insomma, un piano ambizioso che dimostra "il nostro impegno concreto e la volontà di metterci dalla parte di tutti i clienti", ha sottolineato Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia. "Continuiamo a sostenere privati, famiglie e imprese consentendo una gestione più elastica dei loro impegni finanziari per affrontare al meglio le diverse priorità quotidiane e mettendo inoltre a disposizione nuove risorse per gli investimenti. Vogliamo in questo modo rafforzare le basi per garantire al Paese una crescita sostenibile a beneficio di tutti i territori", ha rimarcato Taricani.
Infine, va ricordato che il piano "Unicredit per l'Italia" si aggiunge alla recente ripresa da parte della banca degli acquisti dei crediti fiscali collegati al superbonus e gli altri bonus edilizi che consente alle imprese, artigiani e professionisti che abbiano maturato crediti fiscali a fronte di sconto in fattura per spese sostenute nel 2022 di smobilizzare tali crediti, ottenendo la liquidità necessaria a proseguire la loro attività.