Economia

UniCredit, Orcel scrive ai dipendenti: "Chiederò a tutti di sfidare i limiti"

di Andrea Deugeni

Il giorno successivo alla nomina, il neo amministratore delegato Andrea Orcel scrive agli oltre 80 mila dipendenti del gruppo

Chiederò a tutti di sfidare i propri limiti. Questa è la cultura che vi chiedo di creare con me”. Che fosse un banchiere rigoroso, alle volte duro, instancabile lavoratore e diretto lo si sapeva. Ma della cultura (anglosassone) Orcel, come l'ha ribattezzata qualcuno in questi giorni in Piazza Gae Aulenti mentre si attendeva l'arrivo dell'ex investment banker di Ubs alla tolda di comando, il nuovo amministratore delegato di UniCredit ha dato subito un assaggio ai propri dipendenti, prendendo carta e penna e scrivendo una lettera di saluto agli oltre 80 mila bancari del gruppo sparsi in giro per l'Europa, intitolata "La banca che costruiremo insieme".

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Come sarà la nuova UniCredit? "Ci concentreremo sulla riduzione della complessità, semplificando il modo in cui prendiamo decisioni e lavoriamo insieme. Abbiamo bisogno di razionalizzare il nostro business, in modo da poter operare più velocemente e con maggior chiarezza e ottenere risultati positivi per tutti gli azionisti", dice Orcel.

"E' un'ambizione - prosegue - a cui molti aspirano, ma che pochi, anzi pochissimi, riescono a raggiungere. Credo che diventeremo uno di quei pochissimi". Secondo Orcel, UniCredit deve poi "aumentare il ritmo di digitalizzazione e di adozione di nuove tecnologie". "La tecnologia - ha spiegato il banchiere - non sarà più in secondo piano. Diventerà parte integrante del nostro modo di condurre il nostro business, così come lo sono i talenti che assumiamo e il capitale che impieghiamo. Sarà presente in tutto ciò che facciamo, fondamentale per ogni decisione che prenderemo e cruciale in ogni scelta strategica che considereremo". "Il mio obiettivo è diventare insieme a voi innovatori nel nostro campo", ha chiarito. "Creare una banca che non rimanga inerte, ma che cerchi l'innovazione". 

L'approccio al lavoro dev'essere quello di "spingersi oltre il nostro limite di comfort per migliorare il sostegno e l'esperienza dei clienti. Il nostro compito è quello di valorizzare la comunità, permettendo alla nostra clientela di raggiungere i propri traguardi, prosperare e condurre le vite che desidera grazie ai sacrifici dei rispettivi lavori", prosegue.

Quindi, dice Orcel ai dipendenti, "dobbiamo essere ambiziosi". "Questo ambizioso programma sarà costruito su una base di disciplina e rigore. Non è privo di rischi. Non promette una vita semplice. Non sempre tutto funzionerà nel modo in cui desideriamo o come ci aspettiamo. Non dobbiamo vergognarcene. D'ora in poi però, se vogliamo che le persone pensino diversamente, dobbiamo tracciare la rotta che ci porta a esplorare modi nuovi e migliori di portare avanti la tradizione, distinguendoci", aggiunge.

E ancora: "Il nostro non sarà un percorso facile da percorrere. So bene che i periodi di vero cambiamento sono sempre sconvolgenti, ma è certo che ogni decisione che prenderò sarà progettata per raggiungere l'eccellenza con merito. Ogni mia decisione si baserà su semplici domande. E' la cosa giusta? E' stata fatta nel modo giusto? Sarò sempre presente a ogni passo e durante le scelte più difficili. L'unico percorso possibile è quello giusto, per il nostro business. Sarò aperto e trasparente. Troverò il modo di impegnarmi e di ascoltare. Chiederò a tutti di sfidare i propri limiti e di fornire soluzioni, e condividerò i nostri piani man mano che arriviamo alle conclusioni".

@andreadeugeni