Economia
UniCredit paga i ritardi nell'addio turco. Effetti in Borsa della tempesta

Le mosse di Erdogan sulla Banca nazionale turca mandano a picco la lira e la Borsa di Ankara e toccano da vicino anche UniCredit che ha ancora il 20% di Yapi
Poi la cosa è andata come sappiamo: mentre Ca’ De Sass cresceva, conquistando anche Ubi Banca, UniCredit rimaneva ferma, in attesa che succedesse qualcosa. E quando all’orizzonte si è letto il cartello stradale con l’indicazione di Siena, Mustier ha chiesto garbatamente di scendere e si è dileguato.
Ora, in attesa di capire che cosa succederà in Piazza Gae Aulenti, è bene ricordare che in Turchia Unicredit ha ancora delle partecipazioni importanti, che l’hanno subito “ferita” nel momento in cui – e qui torniamo all’inizio della trattazione – il Sultano ha rimosso il governatore di fatto generando una reazione a catena che ha appesantito il titolo in borsa di Gae Aulenti. Le azioni dell’istituto di credito milanese, infatti, hanno ceduto l’1,2% in una giornata poco mossa per la borsa italiana.
In attesa di vedere come si muoverà Orcel, per capire se vorrà sfidare le ubbie del Sultano o se preferirà abbandonare definitivamente la posizione per concentrarsi su altre operazioni, non resta che sperare che Erdogan non abbia in serbo altre sorprese. L’effetto farfalla, d’altronde, è dietro l’angolo.