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Economia
"Venerdì nero? Eccesso di vendite. I mercati aspettano Tria". Parla il gestore

di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni

"A caldo Piazza Affari è stata vittima di un eccesso di vendite o di svendite per una questione di panico da notizia. Durante il weekend, poi, gli investitori sono stati rassicurati dalle dichiarazioni di alcune figure del governo giudicate storicamente attendibili come Tria e Savona, figure che hanno scansato il timore di un disastro imminente per il Paese.  Come conseguenza, gli operatori hanno chiuso oggi le loro posizioni corte, per non subire il rimbalzo". Fabio Caldato (nella foto subito sotto), partner di Olympia Wealth Management, spiega così, in un'intervista ad Affaritaliani.it, la reazione odierna degli operatori finanziari sui titoli azionari della Borsa di Milano e sui Btp sul mercato secondario. Reazioni che hanno portato Piazza Affari e le banche a rimbalzare in maniera tonica dopo la disastrosa chiusura di venerdì e lo spread Btp-Bund, per cui si attendeva un ulteriore allargamento, a ritracciare sotto 270 punti base. Cosa succederà ora? Come deve comportarsi un investitore retail? Ecco i consigli dell'esperto.

fabio caldato ape
 

Cosa sta succedendo oggi in Borsa e sul mercato secondario dove, dopo il venerdì nero legato alla Nota di aggiornamento al Def, Piazza Affari corre, conquistando la maglia rosa in Europa e lo spread si è sgonfiato a 264 punti base? Molti analisti, per la seduta odierna, prevedevano l'"Apocalisse", andamento che non si è verificato. Come mai?
"Venerdì si è verificato un eccesso di vendite o di svendite per una questione di panico da notizia. Dopo la Nota di aggiornamento al Def, i mercati hanno pensato: 'Non ci possiamo più fidare dell'Italia' e a caldo hanno deciso di vendere temendo qualcosa di grave nel weekend. Sabato e domenica poi sono arrivate le rassicurazioni del governo, rassicurazioni ancora tutte da pesare e, quindi, gli investitori hanno valutato meglio i numeri annunciati".

E cioè?
"Hanno ritenuto che, alla fine, il rapporto deficit/Pil al 2,4% non è disastroso e il debito italiano è sostenbilie, perché il Paese ha risorse a disposizione, considerando anche il basso indebitamento privato e il buon andamento delle esportazioni". 

Tria
 

Insomma, a freddo i mercati hanno già verificato la sostenibilità del debito pubblico post-manovra...
"Esatto. Gli investitori stanno chiudendo le posizioni short: chi venerdì pensava che lunedì sul mercato ci sarebbe stato il disastro ha deciso di chiudere la propria posizione corta, per non subire il rimbalzo. Ora però c'è un problema: già nel pomeriggio gli operatori inizieranno ad andare, come si dice in gergo 'into details' (a valutare i dettagli, ndr) per capire come posizionarsi nel medio termine. Decideranno cioè se andare nuovamente corti o lunghi".

Può spiegare meglio?
"Giudicando sostenibile il rapporto deficit/Pil al 2,4% e che quindi l'Italia resterà nell'euro e l'Unione monetaria non si romperà, gli investitori vorranno capire come concretamente il governo riuscirà a raggiungere i target annunciati. E cioè, nello specifico, come la manovra azionerà la crescita e il debito scenderà. A parte il reddito di cittadinanza che non è un investimento, i mercati valuteranno bene i dettagli di politica economica del governo, anche sulla base delle spiegazioni che verranno fornite dalle figure forti dell'esecutivo. Se verrannno rassicurati, lo spread e la volatilità azionaria si sgonfieranno, altrimenti no".

paolo savona ape 5
 

Può fare una previsione?
"Nel medio termine, secondo me non accadrà: le dichiarazioni saranno poco rassicuranti e la volatilità ritornerà sia sull'azionario sia sull'obbligazionario". 

Quali sono state le affermazioni rassicuranti che ci sono state nel weekend e che hanno permesso il rimbalzo odierno?
"Quelle del ministro dell'Economia Giovanni Tria e del ministro degli Affari europei Paolo Savona. Persone ben volute dai mercati che sono giudicate storicamente attendibili, ma che ultimamente, però, hanno perso credibilità". 

borsa
 

Il rimbalzo di oggi è dovuto anche al fatto che gli investitori stanno approfittando della correzione dei corsi azionari per comprare?
"No, il motivo prevalente è che venerdì c'è stato un eccesso di vendite. Titoli di banche solide come Intesa-Sanpaolo o UniCredit sono stati svenduti al di là di quello che può essere un impatto del deficit del 2,4% sul Paese. Impatto che non è drammatico per i due istituti che continueranno comunque a fare utili. Se si va a prezzare il valore dei Btp in pancia alle prime due banche italiane, si può osservare che le perdite da Borsa sono molto superiori alle perdite da valore di libro dei Btp: il mercato si sta accorgendo oggi dell'esagerazione di venerdì e quindi è tornato a comprare le azioni dei due gruppi". 

Che consiglio operativo si sente di dare a un investitore retail?
"Deve restare fuori. Non deve prendersi rischi e rimanere conservativo sui mercati, verificando poi nell'arco di una settimana cosa si può fare. Ora è troppo pericoloso muoversi". 
 

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