Voto UK, Borsa di Londra festeggia la soft Brexit.Sterlina ai minimi da 9 mesi
I listini azionari del Vecchio Continente partono pisitivi. Gli investitori accolgono favorevolmente il fatto che Londra non potrà negoziare un'hard Brexit
Il responso delle urne britanniche con il partito dei Conservatori che perde voti rispetto al 2015 si fa sentire immediatamente sui mercati. La Borsa di Londra, come anche gli altri listini europei, festeggia lo scampato pericolo per la soft Brexit (sulla piazza azionaria britannica conta anche il fattore pound debole che favorisce i fatturati delle blue chips d'Oltre Manica).
Il Ftse 100, in particolare, apre a +0,7% e pochi minuti dopo l'avvio segna +0,9% a 7.519 punti. Positive anche Francoforte (+0,10%), Amsterdam (+0,19%) e Parigi (+0,36%). A Milano l'indice Ftse Mib segna +1%. Piazza Affari, messa da parte l'incertezza pre-elettorale, è trascinata dal settore bancario che è il più comprato, con denaro soprattutto su Ubi banca (+6,8%), Banco Bpm (+2%), Unicredit (+1,37%) e Intesa (+1,4%). Bene anche l'industria, con St (+1,75), Prysmian (+1,17%) e Cnh (+1,65%). In fondo al listino, c'è Campari (-1,97%). Sull'All Share, perde Rcs (-1,34%).
L'andamento del London Stock Exchange non sta accusando dunque l'incertezza del risultato che potrebbe compensare negativamente qualsiasi effetto valuta positivo degli investitori azionari. Sul valutario, la sterlina è in ribasso, ai minimi da nove mesi sul dollaro. Il cambio dopo un minimo a 1,2694 sul biglietto verde ha recuperato sulle ricoperture salendo fino a 1,2790 per poi tornare a scendere in area 1,27. Stessa musica per il cambio contro euro, con la sterlina in caduta da 1,15 a 1,13. Anche qui sui minimi da fine settembre dello scorso anno. Pesano i risultati delle elezioni politiche dove il partito conservatore del premier uscente Theresa May resta il maggiore gruppo a Westminster ma senza avere la maggioranza. Il che significa rischio ingovernabilità (non è escluso che fra meno di un anno si posssa tornare ad elezioni) e poco potere negoziale nei confronti dell'Europa nella trattativa per la Brexit.
L'elezione di ieri ha però aggiunto incertezza ai negoziati. Dunque il cable si è indebolito proprio in ragione di una tipica di situazione da "hung parliament", come dicono i britannici, cioè di un parlamento "appeso".Con il risultato definitivo di questa mattina, la Bbc ha previsto che i Conservatori avrebbero preso 318 seggi.
Il risultato delle elezioni in Gran Bretagna pesa sul mercato dei titoli di stato di sua Maestà. Il mercato del reddito fisso dell'Union Jack si muove in contro tendenza rispetto all'andamento degli altri mercati obbligazionari europei: nel Regno Unito tassi in salita, nel resto d'Europa tassi in discesa. Questa mattina il rendimento del Gilt decennale è salito a 1,039% a 1,062% bruciando i progressi di questa settimana quando, lo scorso mercoledì, il rendimento era sceso allo 0,98%.
I Conservatori, in quanto partito di maggioranza, cercheranno probabilmente di formare una nuova amministrazione o sotto forma di coalizione formale con un altro partito, o affidandosi ad altri schieramenti, votando a favore delle loro politiche. Ma se i Conservatori non riusciranno a costruire una maggioranza abbastanza grande, il partito Laburista potrebbe essere chiamato a governare. Entrambi i partiti potrebbero potenzialmente attingere a diverse liste di centro e di centro-sinistra per costruire un'alleanza parlamentare, come il Partito Nazionale Scozzese e i Liberaldemocratici. Questi ultimi vogliono un secondo referendum, mentre lo Snp, pro-UE, vuole far parte delle negoziazioni con l'Unione per mantenere la Scozia all'interno del mercato unico.
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