Voucher, Poletti: "Limitare uso alle famiglie, bloccarlo per le imprese" - Affaritaliani.it

Economia

Voucher, Poletti: "Limitare uso alle famiglie, bloccarlo per le imprese"

Il ministro del Lavoro boccia i voucher di Renzi: "Vanno modificati"

Voucher: Poletti, vanno limitati, sì uso famiglie no imprese 

Bisogna intervenire a modificare la normativa sui voucher. Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso di una conferenza stampa al ministero sulle attivita' di vigilanza. Secondo Poletti, i voucher vanno "drasticamente limitati e tendenzialmente usati dalle famiglie per piccoli lavoretti e non dalle imprese". Il ministro ha fatto notare che "le imprese hanno i contratti di lavoro". Poletti ha ricordato che vi sono delle proposte di legge di modifica dei voucher in Parlamento e che il governo "sta dialogando". Il ministro ha ricordato che le norme in vigore sui voucher sono state "sistematicamente modificate" e gli interventi che hanno eliminato "i vincoli piu' significativi" sono stati fatti dai governi Monti e Letta. "Al contrario", ha aggiunto, "noi non abbiamo fatto atti che ne ampliassero l'uso e anzi li abbiamo vietati negli appalti". Rispondendo a una domanda, Poletti ha infine riferito che domani su questo tema si terra' una riunione tecnica a palazzo Chigi.

Voucher: ministero Lavoro, 2.700 violazioni nel 2016

Nel 2016 gli ispettori del Lavoro hanno scoperto 2.700 violazioni nell'uso dei voucher. Le imprese che li hanno utilizzati in modo irregolare sono state 2.210; in 1.638 casi e' stato riscontrato un uso fittizio del voucher per coprire lavoro nero. E' quanto emerge dal monitoraggio sull'attivita' di vigilanza del ministero del Lavoro, illustrato dal ministro Giuliano Poletti nel corso di una conferenza stampa. Dopo l'entrata in vigore della normativa che prevede la tracciablita' dei voucher attraverso l'adempimento della comunicazione preventiva, quindi dall'8 ottobre al 31 dicembre 2016, sono state riscontrate 284 violazioni dell'obbligo di comunicazione. Le sanzioni amministrative sono state pari a 227.200 euro. Secondo il ministero dopo i primi mesi, si desume che l'introduzione della comunicazione obbligatoria abbia "contribuito a incentivare l'impiego piu' corretto delle prestazioni di lavoro accessorio da parte dei committenti"; gli uffici ispettivi hanno "rilevato positive ricadute sulla registrazione delle ore di lavoro effettivamente prestate a parita' di rapporti di lavoro accessorio instaurati". 

Voucher: Sacconi, aberrante soluzione in comitato ristretto

"Il Comitato ristretto sui voucher in seno alla Commissione lavoro della Camera ha concluso i suoi lavori con una aberrante soluzione incredibilmente condivisa non solo dalla sinistra ma anche da Forza Italia. Limitare l'uso dei voucher alle famiglie e alle imprese con un solo dipendente significa non conoscere il mercato del lavoro e le concrete situazioni occupazionali che meritano uno strumento semplice per emergere". Lo dichiara in una nota il presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi. "Oltre a tutto - aggiunge Sacconi - non si e' voluto contemporaneamente ritornare alla disciplina dedicata dalla legge Biagi al lavoro intermittente, una tipologia contrattuale strutturata e per lo piu' a tempo indeterminato che consente di fidelizzare potenziali collaboratori in relazione a prestazioni lavorative delle quali non si conosce il momento di inizio. Mentre dovremmo essere impegnati a sostenere la riconversione di molte competenze di fronte alla quarta rivoluzione industriale - conclude - la sinistra ci costringe ad una battaglia di retroguardia su elementari strumenti di regolarizzazione dei moltissimi spezzoni lavorativi che si producono e continueranno a prodursi nelle pieghe del mercato del lavoro".

Voucher: Camusso, per ora vediamo solo molta confusione

"Abbiamo sempre detto che una soluzione che risponda al quesito referendario e' sicuramente una soluzione positiva: vediamo molta confusione nelle cose che vengono dette, quindi ci riserviamo effettivamente un giudizio quando si capira' effettivamente qual e' la proposta": lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commentando, a margine di un convegno in regione a Bologna dedicato alla figura di Luciano Lama, l'ulteriore stretta annunciata dal ministro del lavoro Poletti sull'utilizzo dei voucher. "Abbiamo proposto un quesito referendario molto chiaro - ha spiegato Camusso - c'e' una sentenza della Corte che lo ammette, dicendo che il tema e' stato esattamente lo stravolgimento di una norma che invece doveva riguardare il lavoro meramente occasionale". Uno stravolgimento, ha spiegato ancora Camusso, avvenuto per ripetuti interventi, anche se il picco dei voucher inizia alla fine del 2013 e vede il suo culmine tra il 204 e il 2016. Sui voucher, ha detto ancora Camusso, e' stata fatta una proposta precisa nella carta dei diritti universali "che abbiamo consegnato in Parlamento con 1.200.000 firme: dice che i voucher, il lavoro occasionale, deve avere determinate caratteristiche, che non puo' mai essere sostitutivo del lavoro strutturato e dipendente". Proposta che puo' essere tradotta, per rendere piu' facile il concetto, ha sottolineato Camusso, "che sia un utilizzo da parte delle famiglie, che riguardi i pensionati, gli studenti e non comunque la fascia del lavoro attivo". "Quindi la nostra proposta c'e' e quella e' per noi il nostro punto di riferimento anche del giudizio. Ma se si continua semplicemente a dire che bisogna dare una stretta - ha concluso la sindacalista - vuol dire che non si affronta il tema fondamentale e cioe' che i voucher sono diventati una nuova forma di precarieta' piu' precaria delle altre e noi abbiamo bisogno di ridurre la precarieta', non di alimentarla".