Economia
Wbo Italcables, Invitalia finanzia un investimento di 2 milioni a Caivano
Le agevolazioni concesse tramite la legge 181/89 per le aree di crisi. Arcuri: "Si tratta di una realtà industriale di primaria importanza a livello nazionale"
Due milioni di euro per aumentare la capacità produttiva ed efficientare i processi industriali della Wbo Italcables di Pascarola a Caivano, in provincia di Napoli.
A tanto ammonta l’investimento della società cooperativa ammesso da Invitalia, Agenzia per lo sviluppo, alle agevolazioni della legge 181/89, attiva nelle aree di crisi.
La società cooperativa, specializzata nella produzione di cavi di acciaio per cemento armato precompresso, nacque nel 2015 dalle ceneri dell’Italcables spa e rappresenta uno dei più interessanti casi di workers buy out avvenuti in Italia: fu infatti costituita grazie alle maestranze (51 ex dipendenti) che decisero di investire la propria indennità di mobilità ed anche parte del tfr per acquisire lo stabilimento della società metallurgica in liquidazione.
L’acquisizione, all’epoca supportata dal ministero dello Sviluppo economico, da Cooperazione Finanza Impresa SCpA, Coopfond spa (Legacoop), da Banca Etica, consentì di conservare lo stabilimento produttivo e salvaguardare i livelli occupazionali.
Oggi Wbo Italcables, che nel 2018 ha fatturato oltre 20 milioni di euro, con questo nuovo investimento, punta ad incrementare e ottimizzare la propria capacità produttiva attraverso l’acquisto di macchinari e impianti di ultima generazione. Inoltre si prevede un incremento occupazionale di ulteriori sette addetti.
Invitalia ha deciso di finanziare questa nuova sfida dei soci di Wbo Italcables con circa 1,5 milioni di euro (980mila euro nella forma di finanziamento agevolato e 490mila a fondo perduto).
“Siamo fermamente convinti che WBO Italcables rappresenti una realtà industriale di primaria importanza a livello nazionale e non solo”, dichiara Domenico Arcuri, ad di Invitalia. “Incentivare questo investimento significa sostenere l’eccellenza sul territorio, senza dimenticare la creazione di nuove opportunità a livello occupazionale”.