Economia
Weidmann (Bundesbank): "L'Italia ha già abusato della flessibilità"
Jens Weidmann, presidente della Bundesbank - la banca centrale tedesca, frena l'Italia: "Tale flessibilitaà e' già stata stravolta e abusata"
Il presidente della Bundesbank, Weidmann, bacchetta l'Italia e commenta il patto di stabilità, l'austerity, il sistema bancario e la Brexit
"Il patto di stabilita' e crescita non e' affatto rigido. Contiene numerose eccezioni, non solo in caso di oneri imprevisti. Tale flessibilita' e' gia' stata stravolta e abusata, la funzione disciplinante del patto sui bilanci pubblici ne ha risentito notevolmente. Un fuoco di paglia congiunturale finanziato col debito non rimuoverebbe la debolezza strutturale della crescita in Italia. Quello di cui c'e' bisogno e' che il governo italiano applichi e porti avanti le riforme strutturali che ha gia' iniziato. Il Jobs Act, cosi' come l'Italicum hanno un approccio corretto".
Lo afferma il presidente della Bundesbank Jens Weidmann in un'intervista alla Stampa.
Weidmann commenta l'austerity: "c'è stata davvero una politica di austerity in Italia?"
Sull'opportunita' di proseguire con l'austerity, "la domanda e' semmai: c'e' stata davvero una politica di austerity in Italia?", affonda Weidmann, secondo cui "visto l'elevato debito pubblico il consolidamento di bilancio rappresenta un compito prioritario, anche per evitare che sorgano dubbi sulla sostenibilita' del debito pubblico".
"Una politica di austerity ambiziosa - aggiunge - c'e' stata soltanto in pochissimi Paesi. La Francia o la Spagna oltrepassano gia' da anni, con la loro politica di bilancio, i requisiti del patto di stabilita'. In Italia il deficit e' sceso negli ultimi tempi solo perche' il Paese ha dovuto pagare meno interessi sul debito".
Weidmann commenta il sistema bancario : "affrontare con decisione in Italia il problema dei crediti deteriorati rappresenta un'importante premessa"
In tema di banche, "affrontare con decisione in Italia il problema dei crediti deteriorati rappresenta un'importante premessa affinche' il sistema bancario possa adempiere senza limitazioni alla sua funzione economica", dichiara Weidmann. "Cio' pero' non deve portare a distorcere la concorrenza o far si' che proprietari e creditori possano sottrarsi alle loro responsabilita' a danno dei contribuenti".
Weidmann commenta la Brexit
Su Brexit, "dal punto di vista economico la Gran Bretagna e' legata in modo molto stretto alla Ue e alla Germania. Se si rende piu' difficile l'accesso reciproco ai rispettivi mercati si frena la crescita soprattutto in Gran Bretagna", osserva Weidmann. Quanto ai diritti di passporting, "vengono automaticamente meno se la Gran Bretagna non dovesse restare quanto meno nello spazio economico europeo. Cio' influenzerebbe di sicuro in modo decisivo anche il futuro della City".