Economia

Yacht sequestrati, Demanio "preoccupato": l'agenzia in crisi non sa cosa farci

Il Demanio trema: "Carico di lavoro e responsabilità non indifferente". Tra le imbarcazioni c'è anche la barca a vela più grande al mondo

Yacht sequestrati, le barche in Italia sono tre: costi di manutenzione da capogiro 

Sono tre le imbarcazioni congelate in Italia appartenenti agli oligarchi russi. Gli yacht sono dislocati tra il porto di Imperia, dove è ormeggiata “Lady M”; quello di Sanremo, che ospita “Lena” e infine quello di Trieste, che accoglie l'imbarcazione denominata “Sy A” ovvero "la più grande barca a vela al mondo, quindi, necessariamente la più dispendiosa".

Yacht sequestrati, il Demanio trema: "Siamo molto preoccupati. Non è un'impresa facile"

L’Agenzia del Demanio, soggetto ordinariamente competente alla custodia, all'amministrazione e alla gestione delle risorse economiche oggetto di congelamento, fa il punto della situazione con l'Adnkronos e afferma: "Il decreto legislativo, seppure faccia riferimento a presupposti di applicabilità molto ampi, di certo non poteva prevedere eventi di straordinaria drammaticità quali quelli che oggi si è chiamati a fronteggiare”.

"Siamo ovviamente preoccupati, anzi molto preoccupati, data la straordinarietà della situazione, l'entità dei beni sottoposti a congelamento, la natura dei beni che per quanto riguarda le imbarcazioni e navi non rientrano nelle ordinarie competenze dell'Agenzia, la norma che non è stata pensata per disciplinare una situazione similare. Stiamo cercando di fare del nostro meglio" ha aggiunto il soggetto competente.

Un'impresa non facile. Gli yacht al momento sono tutti in acqua: "non ci sono casi di rimessaggio". Ma anche apolidi, cioè senza registro di navigazione, dunque impossibilitati a muoversi: "Il provvedimento di congelamento ha fatto automaticamente decadere la bandiera", mentre, come riferisce l'Agenzia, "l'equipaggio è rimasto presente a bordo quasi al completo dal momento della comunicazione del provvedimento di congelamento. A questo punto l'amministratore e custode dovrà presentare la proposta di piano di spese, anche riguardo al personale, che sarà valutato alla luce dell'interpretazione normativa".

Nel frattempo però l'Agenzia del Demanio, che ancora non ha imbarcato nuovo personale sui mega yacht, ha già dovuto affrontare le prime spese per l'originario equipaggio di bordo per l’imbarcazione denominata “SY A”: “Il personale dell'imbarcazione  è rimasto presente a bordo quasi al completo dal momento della comunicazione del provvedimento. L'amministratore sta provvedendo per i mesi successivi col personale a bordo" ha concluso il soggetto competente.

Yacht congelati,  le previsioni del Demanio: “Carico di responabilità e lavoro non da poco”

"Ciascun amministratore e custode presenta la proposta di piano di spese aggiornata, man mano che si evolvono le esigenze" spiega l'Agenzia. Attualmente per il mantenimento degli yacht "è stato speso molto poco, per ora siamo nella fase di valutazione dei piani spese che devono essere presentati dagli amministratori" ha spiegato il soggetto competente.

Secondo l’Agenzia si parla di un carico di lavoro e di responsabilità che non saranno da poco: "Al momento della presa in consegna di un bene, viene effettuata una ricognizione sullo stato e sul contenuto del bene stesso, salvo specifiche situazioni. Il congelamento di norma esige che il bene venga conservato nello stato in cui viene dato in custodia, si tratta degli obblighi del custode".

“È una situazione del tutto peculiare. Come dobbiamo agire lo stiamo discutendo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, ivi compresa la valutazione di adeguamenti di legge ritenuti necessari. Tra l'altro la disciplina di legge prevede un organismo apposito, il Comitato di Sicurezza Finanziaria, per le decisioni importanti sul bene e in questo caso, visto il valore del bene, le decisioni sono praticamente tutte importanti" ha spiegato l’Agenzia.

Yacht sequstrati, cosa farà la legge? Entrano in campo il Decreto 109/2007 e il regolamento Ue 269/2014

Il Comitato di sicurezza finanziaria, incardinato presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, è infatti l'Autorità italiana competente per l'attuazione delle attività connesse al contrasto al terrorismo internazionale, al riciclaggio, al finanziamento della proliferazione delle armi di distruzioni di massa e all'attività di Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale.

L'Agenzia del Demanio, con le sue Direzioni Territoriali interessate, sta operando quindi per tutti i beni affidati in gestione con i provvedimenti del Comitato di Sicurezza Finanziaria, facendo riferimento per i profili di sicurezza alle Prefetture e agli organi di polizia competenti.

In materia di legge bisogna prendere in considerazione il Decreto Legislativo 109 del 2007 modificato dal decreto 269/2014, in materia di congelamento di beni, e l’allegato I del Regolamento Ue numero 269/2014 che riguarda le misure restrittive relative ad azioni che minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina.  

 

 

 

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