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Edison e FAI: insieme per la sostenibilità patrimonio artistico e storico
Edison e FAI – Fondo Ambiente Italiano annunciano l’avvio di un progetto congiunto: energia a servizio del territorio e attenzione alle comunità locali
Edison consolida il legame con il territorio nazionale e annuncia insieme al FAI– Fondo Ambiente Italiano un progetto di vicinanza al territorio per la sostenibilità del patrimonio storicoartistico della Fondazione.
La collaborazione tra Edison e FAI nasce dalla convinzione che chi opera ogni giorno sul territorio crea valore per le comunità locali che lo ospitano, contribuendo fattivamente alla salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse sociale, culturale e turistico per le persone che ci vivono e che lo visitano e frequentano.
Paolo Quaini, Direttore Servizi Energetici e Ambientali di Edison, ha dichiarato ad Affaritaliani.it: “Edison e FAI si sono trovati in sintonia su diversi aspetti. Il primo è sicuramente l’attenzione e il rispetto per l’ambiente. Sia Edison sia il FAI prestano molta attenzione a non impattare negativamente, anzi a valorizzare l’ambiente e a evitare gli sprechi. Il secondo aspetto è quello della cultura e il terzo aspetto, il più importante, è il concetto di territorio. Il FAI e Edison, presenti su tutto il territorio, vogliono allo stesso modo costruire contesti belli, vivibili, ambientalmente compatibili, in modo da creare quel circolo virtuoso che permette di attrarre risorse, valorizzare risorse locali e restituire a chi vive in questi territori tutta la ricchezza possibile”.
Quaini ha proseguito poi dicendo: “Cerchiamo di identificare la soluzione migliore, rispetto al luogo nel quale dobbiamo intervenire. L’obiettivo non è installare una tecnologia dimostrativa con finalità commerciali ma quello di rispettare lo scopo del contesto in cui ci troviamo. Ed è lo stesso approccio che si può avere con il territorio: alcuni territori sono forti in cultura, altri in turismo ed altri ancora in industria. Noi cerchiamo di capire come massimizzare il valore di quello che il nostro interlocutore fa”.
Il FAI ha attivato dal 2015 un percorso di efficientamento energetico dei propri edifici per la riduzione del -15% in dieci anni delle proprie emissioni di CO2. È stato quindi impostato un piano di monitoraggio dei consumi, sono state sostituite alcune caldaie inefficienti e sono state sostituite oltre 1200 lampadine con moderne lampadine led, sia nei locali tecnici sia per l’illuminazione secondaria dei locali artistici e museali.
Grazie ora allo sviluppo di un piano di miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici storici del FAI sarà possibile rinforzare il percorso già attivato e generare notevoli benefici sull’ambiente abbattendo i consumi energetici, le emissioni in atmosfera di CO2 e la spesa della bolletta energetica ben oltre il 15%, fino anche al 30%.
Marco Magnifico, Vice Presidente Esecutivo FAI, ha dichiarato ad Affaritaliani.it: “Il FAI propone un esempio virtuoso per vivere bene nel paese più bello del mondo che naturalmente è l’Italia. Edison ci supporta dal 1996, con questo grande progetto ci aiuta a raccontare che l’Italia ha bisogno di qualcuno che si occupi dei suoi beni culturali, ma ci permette anche di mostrare il modo corretto di gestire i beni culturali e quindi come occuparsi delle emergenze del Paese. Una delle emergenze è sicuramente quella energetica. Dietro agli ori e agli stucchi ci deve essere una macchina che funziona e rende, allora l’esempio è virtuoso. Se non funzionasse sarebbe un bluff, e invece funziona anche grazie a imprese come Edison che credono nel FAI”.
Il Professor Philippe Daverio, intervenuto alla presentazione della collaborazione tra Edison e FAI a Villa Necchi Campiglio, ha così commentato con Affaritaliani.it: “In senso scherzoso si può dire che per fortuna c’è Edison che fornisce energia perché avendo il FAI conservato nelle case ancora le vecchie cucine ci vorrà qualcuno che mette l’energia per farle funzionare. Questa però è una considerazione scherzosa. La collaborazione fra Edison e FAI è una collaborazione di laboratorio sulla preservazione energetica e sul contributo che possono dare alcune gradi aziende alla conservazione dei beni culturali. Sia Edison che FAI non hanno clienti ma hanno utenti. Il rapporto che nasce fra i fornitori di energie e i fornitori di un servizio culturale è un rapporto comune nei confronti dell’utente. Poi esiste anche un ambito interessante di laboratorio di ricerca nell’ambito della conservazione energetica, dove il FAI presenta una tipologia di casi che in Italia è molto diffusa. È una tipologia architettonica che contraddistingue gran parte delle soluzioni architettoniche nelle quali si vive ancora in Italia. Andare a trovare soluzioni energetiche utili diventa un laboratorio interessante per capire come fornire in Italia l’energia in situazioni molto complesse”.
L’Italia possiede il più grande patrimonio culturale a livello mondiale. Oltre 4.000 musei, 6.000 aree archeologiche, 85.000 chiese soggette a tutela e 40.000 dimore storiche censite. Ogni 100 km2 in Italia si contano mediamente oltre 33 beni censiti. La Pubblica Amministrazione gestisce oltre 3mila dei circa 5mila fra musei, palazzi, monumenti italiani con una spesa energetica annua che si aggira intorno ai 250 milioni di euro. Si tratta di un patrimonio edilizio molto “energivoro”.
In alcuni casi le spese energetiche sono il 70% del bilancio. Un uso efficiente delle risorse come l’energia, la luce, il calore e l’acqua può ridurre i consumi con notevoli benefici sia sull’ambiente sia sulla spesa energetica. Risparmi che possono andare ben oltre una media del 30%. Il primo passo per l’efficienza energetica è legato alla consapevolezza di come si consuma. Per questo motivo, Edison, che si avvale delle più evolute tecniche di modellazione e delle tecnologie digitali per il monitoraggio e l’analisi dei dati sta installando nei principali siti storici del FAI sistemi digitali di smart audit.
Lo smart audit è una diagnosi energetica innovativa che, attraverso l’uso dell’Internet of Things, è in grado di rilevare e analizzare i consumi evidenziando le aree di miglioramento negli usi energetici, gestire da remoto le regolazioni e indirizzare gli interventi sia per evitare gli sprechi sia per sostituire apparecchiature obsolete o rimodellare le modalità di utilizzo dell’energia abbattendo costi ed emissioni.
La collaborazione tra Edison e FAI è stata avviata con l’intervento presso la sede della Cavallerizza, l’ex maneggio militare, oggi sede principale degli uffici della Fondazione, dove è conservato uno dei patrimoni librari più prezioso del Paese, i volumi storici della Biblioteca Nazionale Braidense. Archivio che necessita di temperatura e livelli di umidità degli ambienti ottimali al fine di garantirne la conservazione nel tempo. Per questo, Edison, attraverso lo smart audit, ha individuato nella sostituzione dell’impianto per il riscaldamento dell’edificio la soluzione migliore per la conservazione del patrimonio librario e al tempo stesso più efficiente per evitare gli sprechi, migliorare la performance ambientale dell’edificio, il confort delle persone che lavorano negli uffici e abbattere i costi per il riscaldamento.
Il precedente impianto per il riscaldamento e l’erogazione di acqua calda sanitaria è stato ammodernato e sostituito con un moderno impianto con pompe di calore a gas: una tecnologia in grado di abbattere le emissioni di CO2 e ridurre la spesa per la bolletta energetica. Saranno 25 le tonnellate di CO2 evitate ogni anno grazie a questa soluzione e 9 mila euro all’anno il risparmio in bolletta (30% in meno del totale).
Secondo uno dei modelli di business che Edison offre ai propri clienti, siano essi imprese private oppure enti o amministrazioni pubbliche, in seguito alla fase dedicata alla diagnosi e allo studio di fattibilità, la Società si è fatta carico della realizzazione dell’intervento, remunerando l’investimento attraverso i risparmi energetici generati (formula ESCo). L’impianto è stato completato alla fine dell’estate 2018.
Il piano di efficientamento energetico dei Beni FAI proseguirà con nuovi smart audit a Villa Necchi Campiglio a Milano, Villa e Collezione Panza a Varese, Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD) e al Castello e Parco di Masino a Caravino (TO). Si stima che con l’efficientamento di tutti i Beni del FAI sarebbe possibile raggiungere un abbattimento delle emissioni di CO2 intorno alle 500 tonnellate all’anno e un risparmio economico per la spesa energetica di circa 200 mila euro all’anno.
Infine, Edison, oltre a diventare fornitore di energia elettrica e gas del FAI, doterà alcune aree parcheggio della Fondazione con le colonnine per la ricarica di auto elettriche a disposizione dei numerosi visitatori e dei dipendenti FAI.