Spettacoli
"Adriano Celentano? Ecco chi era davvero": le rivelazioni di Santercole Jr
"Aveva solo due anni in più, ma per mio padre era una specie padre putativo"
"Adriano Celentano? Come un padre"
Simone Santercole, figlio di Gino Santercole, ha raccontato del rapporto tra suo padre e Adriano Celentano nel corso di Oggi è un altro giorno, condotto da Serena Bortone. Il figlio del cantautore ha ripercorso i tempi epici della via Gluck, rievocando i ricordi del padre: "Mi diceva: 'A Milano ci chiamo 'terun', e ci dicono sempre che facciamo un casino con chitarre e mandolini. La via Gluck era una comune, tutti sti terroni ammassati. Tra questi Adriano che ha iniziato a strimpellare a 15 anni. Mi raccontava che c'era una spensieratezza che ci sogniamo in questi giorni. È stato semplice per loro creare questo clan, hanno ascoltato Rock around the clock e da lì la loro idea di fare gli artisti".
"Si fa voler bene perché è vero, non è finto. È una persona vera che non ha recitato una parte. È autentico. È stato per mio padre il padre, anche se avevano solo due anni di differenza. Perché mio padre da piccolo è stato in un collegio e Adriano gli ha sempre portato regali, quindi è nato un bellissimo rapporto. Si è romanzato sul fatto che avessero litigato ma non è vero, si sono sempre voluti bene. Anche quando Adriano ha fatto Fantastico ha invitato papà", ha aggiunto Simone.
Alla trasmissione ha partecipato anche il batterista Gianni Dall'Aglio: "Ricordo quando ho conosciuto Celentano. Io sono entrato in questo locale e c'era scritto: 'Questa sera Original Quartet, complesso di Mantova, e Adriano Celentano il re del rock and roll'. Io l'avevo visto solo una sera su un giornale e lui faceva una mossa strana però comunque appena è entrato nel locale l'ho riconosciuto. È arrivato tardi... Alle 20, la balera apriva alle 21 e chiudeva a mezzanotte. A un certo punto, vediamo la porta che si apre, giacca bianca, pantaloni neri, camicia a righe nere orizzontali, scarpe bianche e lui dice: "Ecco qua, sono arrivato. C'è il gruppo?'. E mio padre fa: "I ragazzi sono qui'. E lui: 'Mi serve un batterista e un chitarrista. Il mio amico chitarrista era sotto terra, io bianco come un cadavere'. Alla fine è andato tutto bene e Adriano mi ha pure detto: 'Tu pesti come un grande. Vabbè abbiamo finito le prove, io ti dico i titoli e tu li fai, così senza prove'. Ed è andata alla grande".