Spettacoli

Ale e Franz: "Ora a teatro con 'Nel nostro piccolo'. E nel 2019 su Rai 2..."

Giordano Brega

Ale e Franz raccontano lo spettacolo teatrale 'Nel nostro piccolo', l’influenza di Gaber-Iannacci e Paolo Rossi. E il programma in tv su Rai2... L’intervista

Ale e Franz sono tornati sul palco in queste settimane con “Nel nostro piccolo” (al Teatro Nuovo di Milano fino all'11 novembre). Uno spettacolo in cui il pubblico abbraccia i due popolari comici e attori e ritrova le loro gag e le scenette…. “Quello siamo, la nostra storia c’è. Abbiamo rubato a Gaber e Iannacci la loro intuizione, ma solo come punto di partenza. I testi sono tutti nostri, quindi non è un omaggio nel vero senso della parola, perché prendiamo solo le musiche. Poi, partendo da esse, abbiamo scritto il prologo o l’epilogo. Abbiamo teatralizzato la situazione che poteva portare naturalmente allo sfogo di quella canzone. E’ quasi un lavoro automatico”, spiega Francesco Villa ‘Franz’ ai microfoni di Affaritaliani.it.

Nel vostro spettacolo raccontate anche una città diversa dalla ‘Milano by night’…
“Raccontiamo quello che vediamo, come ci sembrano essere le persone in questo momento. Sempre con leggerezza, ma prendendo un po’ spunto da come Iannacci e Gaber raccontavano queste persone: con dei segni forti ma, appunto, tenendo una certa leggerezza”, sottolinea Alessandro Besentini ‘Ale’.

Quanto è stata forte l’influenza di Gaber e Iannacci su di voi?
"L’Influenza è stata forte non solo su di noi, ma su chiunque faccia questo lavoro. A maggior ragione per chi parte da Milano. Abbiamo avuto la fortuna di vivere in quegli anni in cui c’erano davvero dei maestri. Loro erano la generazione un po’ più lontana. Ma già quella successiva con Bisio, i comedians... E Paolo Rossi che per noi è un grande punto di riferimento, un trait d’union tra Gaber e Iannacci e noi. E’ stato traghettatore, vero ereditario di quella tradizione”, dice Franz.

Ma Ale e Franz ora dove stanno andando?
“Ci piacerebbe anche misurarci con qualcosa che non sia nostro. In 24 anni abbiamo scritto tutti i testi, con collaborazioni in questo caso importantissime – di Alberto Ferrari e Antonio De Santis – però è sempre stata ‘roba’ nostra. Adesso abbiamo il desiderio, forse anche la maturità, di voler affrontare un testo classico. Ci piacerebbe prenderci una parentesi, facendo qualcosa di stimolante…”, spiega Franz. “Siamo lì-lì per definirlo. Non possiamo ancora dirlo, ma..”, svela Ale.

A livello televisivo qualcosa bolle in pentola. Ci sarà un ritorno di Buona la prima?
“Non ‘Buona la prima’, ma a gennaio-febbraio ci sposteremo su Rai2 e andranno 10 puntate di questa ‘improvvisazione’…”, racconta Ale.

E POI...