Spettacoli

Anticorpi lanciano il loro... Nuovo Ordine Mondiale

Nuovo Ordine Mondiale per raccontare, divertire e coinvolgere con intelligenza e cultura. ANTICORPI alle dilaganti infezioni di banalità

ANTICORPI è una band electropop con un’estetica cyber e medical che unisce musica elettronica veloce, intensa e ballabile, con testi ben lavorati, coinvolgenti e provocatori, che propone performance dal vivo frontali, cariche di energia e di spettacolo. Un nome che oggi, sembra essere coniato ad arte, ma gli ANTICORPI fanno il loro ingresso nel mondo discografico reale dal 25 ottobre 2019 in tempi assolutamente non sospetti.

Dal lancio della band, hanno pubblicato tre singoli e relativi videoclip: Lavastoviglie (Cazzimma Dischi/Believe, novembre 2019) seguito da Curami (febbraio 2020) e Cortesemente mi diresti che mi ami (aprile 2020) ottenendo ottime recensioni, da Michele Monina al produttore degli Smashing Pumpkins. Con Nuovo Ordine Mondiale ci propongono. una canzone-farmaco per guarire dal bombardamento mediatico di quest’anno. Fake news, complotti, negazioni, verità e post verità in un brano per elaborare ed esorcizzare, per non subirle passivamente, le tante informazioni che arrivano da ogni dove. ANTICORPI è formata dallo scrittore Giovanni di Iacovo, il musicista elettronico Arnaldo Guido ed Elettra (fichissima front girl virtuale, perfetta e impeccabile).

 

Come sono nati ANTICORPI ?

Ci incontrammo a Berlino più di vent’anni fa e in seguito abbiamo collaborato per presentare i miei romanzi con un progetto basato sulla mia scrittura e sulla sua musica, ci chiamavamo Le costole di D’Annunzio. In quegli anni abbiamo avuto modo di sperimentare e crescere. Ho partecipato a numerosi progetti musicali ma non avevo ancora trovato un’alchimia che mi permettesse di sintetizzare la mia scrittura romanzesca in una canzone, per renderla immediata, come un colpo di pistola. Ne ho parlato con Arnaldo che voleva impegnarsi in un progetto musicale più robusto e duraturo e da lì è partito tutto!

Giovanni, sei sceneggiatore per RaiDue della fiction Offline, hai pubblicato romanzi tradotti anche all’estero tra i quali Sushi Bar Sarajevo (2007), Tutti i poveri devono morire (2009), La Sindrome dell'Ira di Dio (2012), Labbra al Neon (2013), Noi siamo la Notte (2015) e Confessioni di Uno Zero (2019) (Da quest’ultimo è stato tratto un film dal titolo omonimo). Docente di Letteratura Contemporanea e di Letteratura e Musica  con all'attivo diversi saggi...Come sei diventato il front man di una band electropop?

I miei testi in questo modo sono compressi e articolati nelle canzoni, senza fronzoli e retorica, la musica diventa veicolo di una narrazione che arriva in tutto il corpo e in ogni luogo. Dallo stereo di casa all’autoradio in macchina, al cellulare. La diffusione del messaggio è capillare e dà una risposta immediata ed efficace. Una canzone è l’unità di misura per un’idea facilmente assimilabile. Una di quelle pillole sublinguali che entrano in circolo assorbiti rapidamente da tutto l’organismo. Per i libri  tempi e  modi sono assolutamente diversi e per me è davvero appagante poter avere un riscontro immediato dell’efficacia del messaggio. La differenza sta nella codifica della scrittura, come per i vaccini il veicolo è il liquido, così la musica lo è per i testi. Grazie a Spotify, Instagram You Tube vediamo crescere i numeri giornalmente e questo ci permette di avere un riscontro immediato del gradimento. Anche chi non conosce l’italiano e non riesce a comprendere il testo del tutto, se non altro, si lascia persuadere dalla musica, dal ritmo.

 

Arnaldo, sviluppatore software, speaker, produttore musicale, event manager, autore di canzoni. Hai diretto l’e-magazine MusicaItaliana.com per oltre quindici anni, fondato e gestito l’underground dance club Tipografia con migliaia di presenze a weekend e dj internazionali. Hai prestato la voce a diversi programmi radio e televisivi, spettacoli teatrali, reading letterari, festival musicali (IndieRocket, Future Days) giochi elettronici (PAL.MA.) e co-prodotto il film Vola, ambientato sulla piattaforma Second Life e tre album di musica house. Com’è che ti sei buttato a capofitto in questo progetto?

Non ho avuto esitazioni- non è da me- e con Giovanni collaboriamo davvero da molto condividendo la stessa passione per la musica “intelligente” che non rinuncia alla sua ballabilità e forza. Il nostro obiettivo è raccontare, divertire e coinvolgere ma con intelligenza, idee e cultura. Vogliamo essere ANTICORPI alle dilaganti infezioni di banalità e idiozia. Noi cantiamo il domani perché parliamo del presente con la grammatica del futuro. La nostra musica vuole creare connessioni con l'altro, con il differente, con l'umanità e con la tecnologia. Raccontiamo intime fragilità contemporanee e distopiche visioni del futuro in un inno alle diversità. Vogliamo far muovere i corpi accendendo i cervelli.

 

Segni particolari?

Siamo cyborg ma di carne e ossa. Amiamo il silicio, il futuro, la tecnologia e l'elettronica ma non siamo asettici e smaglianti: i nostri circuiti sono sporchi di battaglie e piaceri, il nostro hard disk sa ridere e sanguinare, il nostro microprocessore è di carne pulsante e ulula alla luna la vita che verrà. La nostra "composizione chimica", come per un farmaco, è: musica elettronica veloce e intensa, testi coinvolgenti politically scorrect e performance dal vivo cariche di energia e spettacolo.

 

Siete due professionisti, attenti ai particolari. Si capisce al volo, quanto lavoro ci sia dietro ad ogni parola, ogni nota e quali e quante connessioni riusciate a metter in campo. Fate tutto voi?

Ci teniamo che il prodotto sia esattamente come lo abbiamo pensato, non deleghiamo niente a nessuno. Non siamo la copertina di Vogue, noi siamo un viaggio con le sue ruvidezza. Elettronica, cyber, ma molto umani, sudore sangue difetti. Per questa ragione lavoriamo tanto affinché tutto sia esattamente vero e fedele all’idea. Non è la perfezione, asettica che cerchiamo ma piuttosto siamo attenti a non perdere il sentimento, la parte viscerale.

 

Arnaldo da sempre fai una musica “internazionale”. Quanto sono importanti gli arrangiamenti per piacere anche all’estero?

La musica, il ritmo e gli arrangiamenti sono fondamentali come i testi. C’è una soddisfazione diversa nel vedere il feeling della musica superare la difficoltà della lingua. C’è chi scrive: “ Non so neanche che lingua è, ma è fantastica”. Ci seguono da Berlino ma anche dal Messico e America e per noi rappresenta anche un riscatto della musica italiana, perché dopo secoli che noi italiani amiamo pezzi che non capiamo, ora tocca anche a noi sdoganare l’italiano. Per andare incontro a queste richieste e al fatto che siamo seguiti da tanti paesi diversi, il video è sottotitolato. Prima che scoppiasse la pandemia, avevamo già tante date fissate tra New York, Washington e Berlino che sono solo rinviate! La vera novità è che sono brani che con chitarra e voce davanti al falò si possono cantare e seguono regole di artigianato, prima che di arte, dove la struttura è sempre quella. Il nostro è un alfabeto antico, per costruire frasi del futuro. Non c’è arte se non c’è il mestiere, come nel lavoro di qualunque artigiano.

Una sola battuta su il 71° Festival di Sanremo: con chi vorreste duettare?

Orietta Berti, senza nessun dubbio. E’ lei la vera regina indiscussa di questa edizione e in secondo luogo, con Fiorello.